lunedì 11 giugno 2018

Latte materno, risorsa unica e insostituibile – Tutto ciò che dovete sapere



Hai appena partorito e ti stai chiedendo come far crescere sano e forte il tuo bambino? Nei primi 6-12 mesi di vita non esisterà alimento migliore del latte materno, l’unico a fornire tutti gli alimenti nutritivi nelle giuste proporzioni. Oltre all'assenza del peso economico, il latte materno ha il potere di migliorare il rapporto madre-bambino ed è sempre pronto all'uso, fresco e a temperatura corporea.

Nei primi 5-6 giorni dopo il parto la donna produce il colostro, un latte particolarmente ricco di proteine, sali minerali e anticorpi come le immunoglobuline, la lattoferrina, i globuli bianchi e il lisozima. Dal momento che il suo sistema immunitario non è ancora abbastanza efficace per fronteggiarli da solo, gli anticorpi aiutano il giovane organismo a combattere i patogeni ambientali con i quali viene a contatto. Il bambino inoltre subito dopo il parto (che è già di per sé un evento traumatico) accusa un calo fisiologico dovuto soprattutto alla perdita di liquidi e ha bisogno di recuperare energia velocemente Il latte materno rappresenta dunque un alimento importantissimo ed insostituibile che, oltre alla già citata azione immunitaria, stimola positivamente la funzionalità degli organi digestivi del bambino.

Dal 6-14 giorno, il latte materno comincia a cambiare la sua composizione. In questa fase non si parla più di colostro ma di latte di transizione in cui si riduce la quantità di proteine e sali minerali, mentre aumenta la percentuale di zuccheri e lipidi.

Quindici giorni dopo il parto, il latte ha raggiunto una composizione standard, che verrà mantenuta fino allo svezzamento e definiamo pertanto latte maturo, piuttosto ricco di lipidi e di glucidi, ma con una percentuale inferiore di proteine e sali minerali.



PROPRIETÀ DEL LATTE MATERNO

Nutritive: presenza di proteine, lipidi, sali minerali e zuccheri in quantità e proporzioni adeguate alle necessità del lattante. L'unico elemento lievemente carente è il ferro; va detto, tuttavia, che durante il periodo prenatale il bambino si costruisce delle scorte che gli permettono di affrontare il lungo periodo di allattamento senza andare in contro a carenze specifiche. Inoltre, la carenza di ferro nel latte materno potrebbe essere una strategia messa a punto dalla natura per proteggere la sovracrescita di batteri dannosi nell'intestino, come l'Escherichia coli che da esso dipende, facilitando quella dei lattobacilli simbionti che proteggono l'organismo del piccolo dalle infezioni. Al latte materno viene ascritto un ruolo preventivo nella comparsa dell'obesità precoce. La concentrazione dei grassi tende infatti ad aumentare verso la fine della poppata, inducendo nel bambino una sensazione di sazietà. Questo, ovviamente, non avviene per l'alimentazione con latte artificiale.
Anti-infettive: l'aspetto nutritivo del latte materno può essere avvicinato, anche se non perfettamente eguagliato, dai latti artificiali. Le proprietà che non sono in alcun modo riproducibili sono invece quelle immunitarie. Grazie alla presenza di globuli bianchi, anticorpi anti virali ed anticorpi specifici, il latte materno protegge il neonato dai patogeni presenti nell'ambiente esterno; inoltre, il contenuto in lattoferrina, lisozima e cellule immunocompetenti, favorisce lo sviluppo di batteri intestinali benefici, aiutando il piccolo a debellare i patogeni responsabili delle gastroenteriti (coliche del neonato);
Anti-allergiche: legate alla presenza di immunoglobuline (IgA); salvo rare eccezioni, non esistono casi di allergia al latte materno. Al contrario, l'allattamento al seno sembra proteggere il bambino da allergie alimentari in età adulta; questo perché ritarda i primi contatti con gli alimenti, dando il tempo al sistema immunitario di svilupparsi.

L’ALLATTAMENTO AL SENO È UTILE ANCHE PER LA MAMMA
La suzione stimola infatti la produzione dell’ormone ossitocina che agisce contraendo l'utero ed aiutandolo a ritornare in condizioni fisiologiche.
La produzione di latte porta ad un moderato aumento del dispendio energetico (un aiuto naturale per ritrovare la linea dopo i mesi della gravidanza).
L'allattamento al seno sembra inoltre proteggere la madre dall'osteoporosi e secondo alcuni studi ridurrebbe anche il rischio di tumore al seno (si tratta comunque di dati epidemiologici, da prendere con significato statistico).

COME FACCIAMO A PRODURRE LATTE?
La produzione del latte materno vera e propria inizia mediamente dopo due giorni dal parto. La sintesi di latte viene stimolata dalla suzione, cioè quando il piccolo succhia il latte dal seno della mamma. Infatti, lo stimolo meccanico prodotto dalla bocca del neonato fa impennare i livelli di un ormone, la prolattina, fondamentale per la produzione del latte. Ecco perché in presenza di ipogalattia non patologica (insufficiente secrezione lattea) è consigliabile attaccare il bambino al seno ad ogni pasto piuttosto che a pasti alterni. Inoltre, la relativa "carenza di latte" stimola il neonato ad attaccarsi al seno con suzioni più vigorose, che a loro volta rappresentano lo stimolo più importante per la produzione di latte.
l latte prodotto dalla mamma può essere talvolta insufficiente per la presenza di uno o più fattori, come ad esempio:
-        forte stress
-        ridotto getto del latte
-        cause ormonali legate alla tiroide
-        disidratazione
-        assunzione di sostanze antigalattogoghe
-        calorie insufficienti
-        mancanza di sonno
-        l'eccessiva somministrazione di altri alimenti (ad esempio l'integrazione con latte artificiale)
-         vari disturbi delle poppate
-        numero insufficiente di poppate
-        frettolosità
-        ambiente poco confortevole o stressante
-        precoce distaccamento del piccolo dal seno

CIBI CHE AIUTANO LA PRODUZIONE DEL LATTE
Un aspetto strettamente legato all'aumento della sintesi lattea riguarda la dieta della mamma. Alcuni cibi che sembrano poter aumentare la produzione di latte materno sono:

-        asparagi

-        albicocche

-        crescione

-        barbabietola

-        dente di leone

-        patata dolce

-        prezzemolo

-        farina d’avena

-        noce pecan

-        fieno greco

-        borragine

-        fagiolini

-        finocchio

-        verbena

-        luppolo

-        carote

-        piselli

Questi alimenti possono essere assunti dalla madre ogni giorno senza problemi.



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