martedì 27 giugno 2017

Yogurt e fermenti: benefici, curiosità e valori nutrizionali





Lo yogurt non è latte e non è formaggio, essendo sostanzialmente latte fermentato da una coltura batterica di vari tipi di lattobacilli. Perché sia vero yogurt e sia vitale, all’esterno della confezione deve essere presente la dicitura: “contiene Lactobacillus bulgaricus, o acidophilus, o Streptococcus thermophilus

Insieme al latte, agli altri fermentati, ai formaggi e alle ricotte, lo yogurt rientra nel II gruppo fondamentale degli alimenti, quale fonte nutrizionale di proteine ad alto valore biologico, vitamine e minerali specifici. Trova impiego nella dieta Mediterranea in porzioni da 125 o 150 g (1 vasetto monodose). Può essere utilizzato quando si vuole assumere un alimento che non impegni fegato e reni.

Le proteine, come la caseina, vengono rese più digeribili dai fermenti lattici, mentre l’acidità favorisce lo sviluppo della flora batterica acidofila, capace di contrastare i processi putrefattivi o l’eccessiva proliferazione di colibatteri. Lo yogurt può, al tempo stesso, frenare una dissenteria o risolvere una stipsi. In ogni caso, la funzione è digestiva, rinfrescante e di stimolo per la peristalsi.

Esercita un'azione regolatrice sulla composizione della flora batterica intestinale; si potrebbe definire una specie di “antibiotico naturale” per i microrganismi patogeni, poiché migliora le difese immunitarie e stimola la flora intestinale fisiologica benefica (fermentativa).

Dal punto di vista quantitativo, il contenuto di proteine e di lipidi non cambia durante la fermentazione. Diminuisce invece il lattosio, parallelamente all’aumento di acido lattico, quest’ultimo esplica una azione importantissima sul riequilibrio della flora batterica intestinale, diminuendo i processi fermentativi e di putrefazione, con evidente azione detossicante.

Lo yogurt favorisce l'assorbimento del calcio e del fosforo in esso contenuto contribuendo così alla prevenzione della loro carenza nutrizionale. Oggi sappiamo che il deficit nutrizionale di calcio e/o vitamina D (raramente di fosforo) può gettare le basi per uno sviluppo incompleto dello scheletro (mancato raggiungimento del picco di massa ossea) e potrebbe aggravare un già compromesso metabolismo osseo nelle donne in menopausa.

 

LO YOGURT ITALIANO

Lo yogurt italiano, anche quello industriale, è un alimento genuino in quanto privo, per legge, di addensanti, gelificanti o latte in polvere. Questo alimento vanta inoltre proprietà nutrizionali degne di nota.

Lo yogurt da scegliere è quello bianco intero!

 

Lo yogurt naturale non contiene fibre.

Per quel che concerne le vitamine, sono ottimi i livelli di quelle idrosolubili del gruppo B e in particolare della B2 (riboflavina), un fattore coenzimatico molto importante per l'organismo. Buoni anche i livelli di vitamina liposolubile A (antiossidante e indispensabile per la vista) che, tuttavia, se ne va in gran parte con la scrematura del latte. In merito ai minerali, ribadiamo le ottime concentrazioni di calcio e fosforo (componenti dell'idrossiapatite ossea).

 

VALORE NUTRIZIONALE

Il contenuto nutrizionale dello yogurt varia in base al tipo di latte utilizzato ed al suo contenuto in grassi, che può risultare ridotto qualora il latte abbia subito un processo di scrematura parziale o totale. I valori medi sotto riportati si riferiscono allo yogurt ottenuto da latte di vacca intero.

Valori per 100 grammi:

  • proteine: 3,8 g
  • grassi: 3,9 g
  • carboidrati: 4,3 g
  • minerali (soprattutto calcio)
  • vitamine del complesso B
  • acido pantotenico
  • vitamina PP

Lo yogurt può essere proposto come merenda negli intervalli fra i pasti. Nella quantità di circa 250 g si può usare insieme alla frutta come pasto completo per drenare e bilanciare gli effetti metabolici negativi di un precedente pranzo disordinato.

Soluzioni nutrizionali che prevedano l’impiego dello yogurt, da adottare come pasto successivo ad uno disordinato, improprio o troppo abbondante, potrebbero essere le seguenti:

250 g di yogurt e mezzo melone;

250 g di yogurt e mezza ananas;

250 g di yogurt e 3 pesche a pasta bianca:

250 g di yogurt e 300 g di frutti di bosco.

 


FERMENTI: COSA SONO?

Puntualizziamo subito che i probiotici non vanno confusi con i prebiotici. Queste sostanze, pur somigliandosi per il nome, sono fattori nutrizionali molto diversi tra loro.

I fermenti lattici sono organismi viventi; i prebiotici, invece, sono molecole inanimate principalmente appartenenti al gruppo chimico degli idrati di carbonio.

Il nome “fermenti lattici” è giustificabile dal fatto che questi ceppi microbiologici probiotici si moltiplicano con grande facilità nel latte o nel relativo siero, acidificandolo e dando origine a vari alimenti fermentati, dei quali il più noto è senz'altro lo yogurt.

Il primo a osservare la presenza di microrganismi nel latte fermentato fu il microbiologo russo Il'ja Il'ič Mečnikov. Egli isolò il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus, e riconobbe che questi lattobacilli erano i responsabili del processo di scissione del lattosio in galattosio e glucosio. Questi fermenti agiscono con un meccanismo protosimbiotico: lo streptococco lavora per primo, creando le condizioni affinché il lattobacillo compia l'opera della scissione del lattosio. Anche se i pareri sono piuttosto discordanti, a differenza di quanto propagandato dalla pubblicità, oggi si ritiene che questi due fermenti non svolgano alcun ruolo attivo all'interno dell'organismo umano: infatti essi muoiono appena entrano in contatto con i succhi gastrici umani, non sopportandone l'acidità.

Facendo frutto del positivo riscontro dell'utilizzo dei fermenti probiotici in campo medico, oggi alcuni produttori di yogurt hanno iniziato ad aggiungerli ai loro prodotti. I fermenti probiotici, a differenza del Lactobacillus bulgaricus e dello Streptococcus thermophilus, riescono a sopportare meglio l'acidità dei succhi gastrici, a sopravvivere e a riprodursi nel tratto gastrointestinale. Trattandosi di batteri generalmente già presenti nel corpo umano, essi riescono a riportare la flora batterica a una condizione di normalità, nel caso quest'ultima sia stata compromessa da cure con antibiotici, da stress oppure da alimentazione scorretta.

Inoltre i fermenti probiotici esercitano un'azione positiva in molti processi della digestione, prevenendo infezioni intestinali e aggressioni da parte di funghi; rafforzano il sistema immunitario; producono i batteriocini, i cosiddetti "antibiotici naturali".

I principali fermenti probiotici aggiunti nel processo di fermentazione sono i seguenti:

  • Lactobacillus acidophilus

  • Lactobacillus casei
  • Lactobacillus lactis
  • Bifidobacterium bifidum

 Il latte fermentato ottenuto dalla loro azione si discosta leggermente dallo yogurt, tradizionalmente ottenuto con il solo impiego di Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus, dando origine a un Kefir.

 


INTOLLERANZE

Ricordiamo che lo yogurt (seppur in misura inferiore rispetto al latte) contiene lattosio. In caso di carenza intestinale di enzima lattasi, questo oligosaccaride-disaccaride è spesso colpevole di reazioni avverse. Il quadro sintomatologico è tipicamente gastro-intestinale (quindi non allergico) e varia di intensità in base alla persona, alla quantità di lattosio e alla composizione del pasto. Generalmente, una porzione di yogurt è ben tollerata dalla maggior parte dei consumatori affetti da intolleranza al lattosio. Oggi sono disponibili in commercio gli yogurt delattosati, nei quali il disaccaride è “predigerito” in glucosio e galattosio grazie all'immissione artificiale di enzima lattasi.

 

BREVE STORIA DELLO YOGURT

La storia dello yogurt comincia nel 6000 A.C in Asia centrale ad opera di popolazioni proto altaiche durante . Grazie ai contatti culturali e alle migrazioni dei popoli il suo uso si diffuse presto in tutto l'Occidente fra i fenici, i greci, gli egizi e i romani. Al contempo l'opera di diffusione continuò in Oriente: se ne trova traccia nelle novelle de ”Le mille e una notte” perciò significa che si diffuse presto anche fra gli Arabi. Lo yogurt incontrò poi un eccezionale successo anche in India,d ove a tutt'oggi costituisce uno dei principali alimenti della dieta locale.

Circondato dalla fama di panacea, di rimedio per l'insonnia e per la tubercolosi, nonché di ausilio per la rigenerazione del sangue, lo yogurt non era ancora stato analizzato dal punto di vista scientifico. Il dottore bulgaro Stamen Grigorov riuscì ad isolare un batterio che venne chiamato Lactobacillus bulgaricus, uno degli organismi responsabili della fermentazione del latte.

Il'ja Mečnikov, microbiologo russo, incuriosito dalla longevità delle popolazioni bulgare che facevano grande uso di yogurt, fu il primo a studiarlo in laboratorio. Egli, credendo che questo lattobacillo fosse essenziale per la buona salute, riuscì a convincere l'imprenditore Isaac Carasso a sviluppare tecnologie industriali per la produzione dello yogurt. Nel 1919 quest'ultimo realizzò il primo stabilimento commerciale per la produzione di yogurt a Barcellona, chiamando la sua impresa Danone, nome che porta ancora adesso.

Oggi lo yogurt viene prodotto per lo più in grandi impianti industriali, con l'impiego di colture microbiche selezionate, ma esiste anche una piccola produzione casalinga attraverso le "yogurtiere", piccoli elettrodomestici per la produzione di yogurt.

La legge italiana riconosce che possa essere fregiato della denominazione commerciale di “yogurt” soltanto il latte di vacca fermentato con Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus.

La legge italiana prevede inoltre che questi microrganismi siano vivi e vitali (in grado di metabolizzare e moltiplicarsi) fino al momento del consumo. La densità cellulare, definita anch'essa per legge, deve essere uguale o superiore a 100000000 di cellule (unità formanti colonia) per millilitro.

 

YOGURT FATTO IN CASA

La preparazione dello yogurt è piuttosto semplice e può essere eseguita anche a casa, con o senza l'ausilio di una yogurtiera:

  1. Nel latte, pastorizzato o sterilizzato, intero o parzialmente scremato, vengono inoculate colture microbiche selezionate.
  2. Dopo aver miscelato il tutto segue un periodo di incubazione a 42°C.
  3. Dopo circa 8-10 ore lo yogurt viene fatto raffreddare e si può procedere con la rottura del coagulo.
  4. In base alle preferenze individuali verranno infine aggiunti ingredienti come marmellata, frutta in pezzi o succhi ed aromi vari.
     

Anche tu sei amante dello yogurt? Scrivici nei commenti qual è il tuo preferito!

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