giovedì 22 febbraio 2018

Tutti pazzi per il tè, la bevanda anti invecchiamento che aiuta a perdere peso



Simbolo nazionale del Regno Unito e dei riti cerimoniali e medicamentali dell’estremo Oriente, il è oggi una delle bevande più amate in tutto il mondo, seconda solo all’acqua. Ne esistono 6 tipi base: nero (fermentato), verde (non fermentato), Oolong (semi fermentato), bianco (leggermente fermentato), giallo (fermentato), Pu’er (postfermentato). Tutte queste varietà derivano dalle foglie della medesima pianta legnosa sempreverde, la Camelilla sinensis (coltivata prevalentemente in Bangladesh, Pakistan, Cina, India, Indonesia, Sri Lanka, Giappone e Kenya), poi create attraverso diversi trattamenti e gradi di fermentazione. Una volta essiccate le foglie, il tè può essere aromatizzato, profumato ai fiori, pressato o deteinato.

Secondo un'antica leggenda fu l'imperatore cinese Shen Nung a scoprire il tè e sembra che egli avesse l'abitudine di ristorarsi nelle pause dei suoi viaggi con acqua di ruscello riscaldata in un recipiente. All'ombra di un albero alcune foglie caddero nella sua tazza e, assaggiatala, il sapore lo conquistò.

Il tè fu poi conosciuto dai Portoghesi, che nel XVI secolo esplorarono il Giappone, e di qui fu importato in Europa dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali.

 



COSA CONTIENE?

Il tè non contiene significative sostanze nutrizionali ed il suo valore energetico è quasi uguale a zero. Per questo motivo può essere consumato abitualmente come infuso o decotto.

Contiene molecole antiossidanti che aiutano l'organismo a difendersi dai radicali liberi prevenendo l’invecchiamento o il danneggiamento delle cellule o la proliferazione delle cellule tumorali. Tra queste sostanze la più abbondante è chiamata epigallocatechina gallato (EGCG) ed è particolarmente nota per aver dimostrato spiccate proprietà antiossidanti e antimutagene.

Il tè contiene teina (un aminoacido psicoattivo), caffeina (stimolante del sistema nervoso centrale), catechina (un antiossidante presente soprattutto nel tè verde e nel tè bianco), teobromina e teofillina (due alcaloidi stimolanti e spasmolitiche a livello bronchiale),tannini e composti polifenolici (hanno proprietà astringenti, antisettiche e disinfettanti). Il tè, inoltre, contiene potassio, calcio, zinco e magnesio.

L'essenza del tè contiene quantità insignificanti di vitamine come: tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina, biotina, inositolo e la vitamina E.

Il tè fornisce circa 70% del fabbisogno giornaliero di fluoruro indispensabile nel processo di mineralizzazione delle ossa, importante per la protezione dei denti contro la carie.

L’assunzione del tè riduce i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e dei trigliceridi, contribuendo a proteggere il sistema cardiovascolare.

Le metilxantine contenute nel tè (caffeina, teobromina e teofillina) hanno l’effettiva capacità stimolare la lipolisi (processo di eliminazione dei grassi) promuovendo la perdita dipeso.


 

IL TÈ VERDE

Rispetto ad altri tipi il tè verde è più povero in caffeina (circa il 50% in meno), ma vanta maggiori proprietà antiossidanti dovuti principalmente all’alto contenuto di polifenoli.

Nel té verde l'ossidazione delle catechine è minima, così da lasciare inalterate le proprietà antiossidanti, mentre la fermentazione necessaria alla produzione degli altri tipi di té riduce il contenuto di catechine perdendo specialmente quelle più fortemente bioattive, le EGCG.

Uno dei più interessanti sviluppi della ricerca degli ultimi anni è stato lo scoprire le straordinarie proprietà anti-invecchiamento e anti-cancro del té verde consumato abitualmente e in grosse quantità. Si è riscontrato che i paesi con alto consumo come Cina e Giappone hanno una bassa percentuale di ammalati di cancro.

 


 

NON BERE IL TÈ BOLLENTE!!

Secondo uno studio fatto su oltre 500.000 persone e appena pubblicato negli Annals of international Medicine, l’azione di bere tè caldo o bollente è associata a un aumento da due a cinque volte del tumore all’esofago; ma solo nelle persone che fumano e bevono alcolici in quanto queste due azioni possono provocare lesioni che a loro volta possono peggiorare a contatto con sostanze bollenti. Questo importante studio è stato effettuato dai ricercatori della National Natural Science Foundation of China e del Programma nazionale di ricerca e sviluppo, seguendo soggetti fra 30 e 79 anni in media per 9,2 anni.

Per non distruggere parte dei principi attivi del tè, è consigliabile che l'acqua che si versa nella tazza o nella teiera (secondo il metodo scelto) non sia bollente, ma qualche grado inferiore(circa 80°C). Lasciare in infusione per non più di 10-15 minuti.

Qual è il vostro tè preferito? Con che frequenza lo bevete?

 

 

venerdì 9 febbraio 2018

SEMINARIO PRATICO DI BIOTERAPIA NUTRIZIONALE - ISCRIZIONI APERTE!!!



SEMINARIO PRATICO DI BIOTERAPIA NUTRIZIONALE
IL RUOLO NUTRIZIONALE E TERAPUTICO DEGLI ALIMENTI
La prima edizione del seminario si terrà a Barletta presso la sede Let's Cook. Interverranno la Dott.ssa Stefania Dellatte (biologa nutrizionista) e Michele Pentassuglia (naturopata chef).
Si può partecipare a tutte le 4 giornate o unicamente a quelle che ritenete di vostro interesse.
Per informazioni e iscrizioni: 3207405079 o stefania.dellatte@libero.it
Vi aspetto numerosi!!

giovedì 8 febbraio 2018

Quanto caffè bevete ogni giorno? Quanto ne sapete sulla caffeina?



Dal punto di vista nutrizionale il caffè non è un alimento indispensabile per il nostro organismo e il suo impiego è considerato di natura voluttuaria: quando ne abbiamo voglia lo beviamo.
Tuttavia i suoi numerosi effetti metabolici e farmacologici lo rendono utilizzabile secondo precise indicazioni, qualora non esistano specifiche patologie che ne sconsiglino l’impiego.
Normalmente si prescrive solo il caffè tostato, in quanto quello decaffeinato può rivelarsi dannoso per l’organismo. Infatti, l’illusione che una minore percentuale di caffeina possa rendere l’uso del caffè più innocuo, o che possa farne assumere una maggiore quantità, ha favorito la manipolazione dell’alimento.
Il caffè va evitato durante la gravidanza o in presenza di alcune malattie quali l’ulcera peptica, ipercolesterolemia, cardiopatia ischemica, mastopatia fibrocistica, gastriti e malattie da reflusso, ipertensione arteriosa e aritmie cardiache.
 
QUANTO CAFFÈ OGNI GIORNO?
Salvo poche eccezioni, esso sarà assunto sempre dolcificato con una piccola quantità di zucchero bianco, miele o zucchero di canna, nella quantità massima di 2-3 tazzine al giorno (300 mg).
Nei bambini, in linea di massima, la dose quotidiana di caffeina non dovrebbe oltrepassare i 100 mg, limite facilmente valicabile con una bevanda tipo cola e con un pezzo di cioccolato fondente.
Occorre tenere sempre in considerazione l'effetto sinergico e cumulativo dei vari alimenti e, insieme a esso, anche il contributo di alcuni farmaci a base di caffeina, come certi analgesici, brucia grassi e anoressizzanti.
Nei soggetti che fanno scarso uso di questa bevanda, l'assunzione di 200-250 mg di caffeina sia spesso sufficiente per scatenare disturbi come insonnia, cefalea, ansia, irritabilità e vampate di calore.
 
EFFETTI POSITIVI DELLA CAFFEINA
Il caffè è utile perchè:
  • attiva la vigilanza mentale;
  • stimola il metabolismo nei casi di obesità;
  • stimola la secrezione gastrica, salivare e biliare, quindi è blandamente digestivo;
  • a piccole dosi rallenta la frequenza cardiaca, provoca dilatazione coronarica e bronco dilatazione;
  • può migliorare condizioni allergiche ed asmatiche;
  • migliora l'attività psicomotoria, le prestazioni atletiche;
  • migliora l'umore e la resistenza al sonno e alla fatica.
     
EFFETTI NEGATIVI DELLA CAFFEINA
Fra le numerose controindicazioni vanno segnalate:
  • cefalee da ipertono adrenergico e di origine epatica;
  • la colite spastica;
  • crampi muscolari;
  • disturbi del ritmo cardiaco;
  • gastriti;
  • insonnia;
  • irritabilità;
  • vampate di calore;
  • esofagite;
  • reflusso gastroesofageo;
  • effetto ansiogeno;
  • tremori;
  • ipereccitabilità neurologica;
  • ipertensione su base adrenergica;
  • ipertiroidismo;
  • patologie organiche del fegato.
Ricordiamo che gli effetti negativi peggiorano quando il caffè viene associato ad altre droghe psicoattive come l'alcol o il tabacco.
Anche un'iperassunzione cronica di caffè si associa agli effetti collaterali sopradescritti.
 
LE CALORIE DEL CAFFÈ
Il suo consumo non comporta né assunzione di nutrienti né di calorie. Senza aggiunta di zucchero o latte, una tazzina di caffè fornisce all'organismo approssimativamente 2 Kcal.
Chiaramente, l'apporto energetico di un caffè corretto con latte, panna o alcolici aumenta notevolmente rispetto alla controparte amara. Ad esempio:
  • Calorie del caffè con un cucchiaino di zucchero o una zolletta (6 grammi circa) = 25,5 Kcal
  • Calorie del caffè con un cucchiaino di zucchero di canna grezzo o una zolletta (6 grammi circa) = 23,5 Kcal
  • Calorie del caffè amaro macchiato con latte = 10 Kcal
  • Calorie del caffè amaro con 10 ml di sambuca = 25 Kcal
     
Ogni tazzina di caffè aumenta il dispendio energetico dell'organismo di circa 20 KCal, grazie all'effetto stimolante esercitato dalla caffeina. Ma ciò non significa che si può dimagrire solo e unicamente bevendo caffè anzi, gli effetti sarebbero totalmente controproducenti e potenzialmente dannosi.
E voi quanti caffè bevete ogni giorno? Qual è la vostra versione preferita?