Dal punto di
vista nutrizionale il caffè non è un
alimento indispensabile per il nostro organismo e il suo impiego è considerato
di natura voluttuaria: quando ne abbiamo voglia lo beviamo.
Tuttavia i suoi numerosi effetti metabolici e farmacologici
lo rendono utilizzabile secondo precise indicazioni, qualora non esistano specifiche
patologie che ne sconsiglino l’impiego.
Normalmente si
prescrive solo il caffè tostato, in
quanto quello decaffeinato può rivelarsi dannoso per l’organismo. Infatti,
l’illusione che una minore percentuale di caffeina possa rendere l’uso del
caffè più innocuo, o che possa farne assumere una maggiore quantità, ha
favorito la manipolazione dell’alimento.
Il caffè va evitato durante la gravidanza o in
presenza di alcune malattie quali l’ulcera peptica, ipercolesterolemia,
cardiopatia ischemica, mastopatia fibrocistica, gastriti e malattie da
reflusso, ipertensione arteriosa e aritmie cardiache.
QUANTO CAFFÈ OGNI GIORNO?
Salvo poche
eccezioni, esso sarà assunto sempre dolcificato con una piccola quantità di
zucchero bianco, miele o zucchero di canna, nella quantità massima di 2-3 tazzine al giorno (300 mg).
Nei bambini, in linea di massima, la dose
quotidiana di caffeina non dovrebbe oltrepassare i 100 mg, limite facilmente valicabile con una bevanda tipo cola e
con un pezzo di cioccolato fondente.
Occorre tenere
sempre in considerazione l'effetto sinergico e cumulativo dei vari alimenti e,
insieme a esso, anche il contributo di alcuni farmaci a base di caffeina, come
certi analgesici, brucia grassi e anoressizzanti.
Nei soggetti che
fanno scarso uso di questa bevanda,
l'assunzione di 200-250 mg di caffeina sia spesso sufficiente per scatenare
disturbi come insonnia, cefalea, ansia, irritabilità e vampate di calore.
EFFETTI POSITIVI DELLA CAFFEINA
Il caffè è utile
perchè:
- attiva la vigilanza mentale;
- stimola il metabolismo nei casi di obesità;
- stimola la secrezione gastrica, salivare e biliare, quindi è blandamente digestivo;
- a piccole dosi rallenta la frequenza cardiaca, provoca dilatazione coronarica e bronco dilatazione;
- può migliorare condizioni allergiche ed asmatiche;
- migliora l'attività psicomotoria, le prestazioni atletiche;
- migliora l'umore e la resistenza al sonno e alla fatica.
EFFETTI NEGATIVI DELLA CAFFEINA
Fra le numerose
controindicazioni vanno segnalate:
- cefalee da ipertono adrenergico e di origine epatica;
- la colite spastica;
- crampi muscolari;
- disturbi del ritmo cardiaco;
- gastriti;
- insonnia;
- irritabilità;
- vampate di calore;
- esofagite;
- reflusso gastroesofageo;
- effetto ansiogeno;
- tremori;
- ipereccitabilità neurologica;
- ipertensione su base adrenergica;
- ipertiroidismo;
- patologie organiche del fegato.
Ricordiamo che gli
effetti negativi peggiorano quando il caffè viene associato ad altre droghe
psicoattive come l'alcol o il tabacco.
Anche un'iperassunzione cronica di caffè si
associa agli effetti collaterali sopradescritti.
LE CALORIE DEL CAFFÈ
Il suo consumo
non comporta né assunzione di nutrienti né di calorie. Senza aggiunta di
zucchero o latte, una tazzina di
caffè fornisce all'organismo approssimativamente 2 Kcal.
Chiaramente,
l'apporto energetico di un caffè corretto con latte, panna o alcolici aumenta
notevolmente rispetto alla controparte amara. Ad esempio:
- Calorie del caffè con un cucchiaino di zucchero o una zolletta (6 grammi circa) = 25,5 Kcal
- Calorie del caffè con un cucchiaino di zucchero di canna grezzo o una zolletta (6 grammi circa) = 23,5 Kcal
- Calorie del caffè amaro macchiato con latte = 10 Kcal
- Calorie del caffè amaro con 10 ml di sambuca = 25 Kcal
Ogni tazzina di caffè aumenta il dispendio energetico dell'organismo di
circa 20 KCal, grazie all'effetto stimolante esercitato dalla caffeina. Ma
ciò non significa che si può dimagrire solo e unicamente bevendo caffè anzi,
gli effetti sarebbero totalmente controproducenti e potenzialmente dannosi.
E voi quanti caffè bevete ogni giorno? Qual è la
vostra versione preferita?
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