martedì 8 novembre 2016

Il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione del tumore


        

Il cancro è una malattia multifattoriale, questo significa che non ha una sola causa ma molte: fisiche, psichiche, ambientali, genetiche, chimiche, virus, infezioni, radiazioni, agenti ossidanti (come tabacco e alcool), alimentazione raffinata e ricca di sostanze tossiche, ecc. Quelli che ho appena citato sono tutti fattori che indeboliscono il sistema immunitario rendendolo incapace di affrontare la malattia.
 
Unalimentazione mirata può essere in grado di avere un’influenza modulatoria sul decorso dell’insorgenza tumorale, ma può anche essere in grado di rafforzare le difese immunitarie e soprattutto di prevenire.
 
Ogni popolazione, nel corso della sua storia, ha sviluppato abitudini alimentari adatte al suo patrimonio genetico, allambiente e al territorio circostante, per cui è difficile ritenere di poter dare una ricetta universale per una alimentazione valida per tutti.

Sappiamo però che le tradizioni alimentari regionali hanno saputo resistere nel tempo e che fino a pochi decenni fa venivano seguite dalla stragrande maggioranza delle popolazioni. Si deduce perciò che lalimentazione tradizionale, adattata e necessariamente variata, nella preparazione e nel metodo di cottura, ha garantito i migliori risultati possibili per una determinata popolazione in un determinato territorio.
 
Oggi si mangia molto più di una volta – questo è innegabile - eppure si sta peggio: è infatti aumentata la percentuale di malattie gravi come tumori, diabete, malattie autoimmuni, tiroiditi, malattie cardiocircolatorie, bambini con malattie gravi (cosa rarissima un tempo), ecc.
 
Da quando si è sviluppata la cosiddetta globalizzazione, stiamo assistendo alla deviazione dalla tradizione per inseguire modelli dettati dai mass media e dalla pubblicità.
 
 Cosa è successo negli ultimi decenni?
Non è più la nostra storia, o in ogni caso lo è sempre meno, a dirci che cosa mangiare, ma sono le pubblicità e lindustria agroalimentare. L’occidentalizzazione tende a farci dimenticare le ricette e i prodotti locali per esortarci a mangiare tutti le stesse cose: prodotti confezionati, privi di vita, mummificati a solo vantaggio dellazienda che li produce. La vita moderna incita a diminuire la varietà di ciò che mangiamo e a preparare i nostri cibi tutti allo stesso modo.
 
Come mai le donne giapponesi che vivono in Giappone si ammalano di tumore al seno meno delle americane, mentre se emigrano in USA il rischio di sviluppare un cancro al seno diventa uguale a quello delle donne residenti in America? Cosa è cambiato? Le donne o la loro alimentazione?
 
Non ci vuole molto a comprendere che è quel tipo di alimentazione di scarsissima qualità, estremamente industrializzata, a provocare grossi danni sulla salute.
 
Sono le nostre abitudini alimentari a incidere profondamente sulla capacità del sistema immunitario di combattere qualunque malattia. Non dobbiamo dimenticare che un tumore si manifesta molti anni dopo che nellorganismo si sono instaurate le condizioni di indebolimento che partendo dalla singola cellula, portano (nel tempo) allincapacità del sistema immunitario di difendersi e riportare lomeostasi. L’omeostasi è quella condizione di equilibrio dinamico che mantiene in perfetto funzionamento le cellule e lintero organismo.
Si dice che la Dieta Mediterranea sia la migliore al mondo. In cosa consisteva, e dunque dovrebbe consistere la VERA tradizionale Dieta Mediterranea Italiana?

 

  • Era, e deve essere, una dieta a base di legumi e cereali
  • La carne si mangiava, e dovrebbe essere mangiata, 1 volta alla settimana (e neanche sempre)
  • Consumare frutta e verdura in abbondanza
  • Utilizzare olio extravergine di oliva
  • Utilizzare strutto da animali allevati naturalmente
     

“Il dottore del futuro non darà medicine ma motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo, alla dieta, ed alla causa e prevenzione della malattia.” (Thomas Edison)

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