martedì 16 ottobre 2018

Mandorle, ricche di sali minerali e oligoelementi ma… attenti alle calorie!


«Io ho sempre le mandorle in tasca, spuntino ideale e alle mie figlie lo spiego, per esempio quando andiamo al cinema, che si possono mangiare quelle», a dirlo è il campione olimpionico Massimo Rosolino durante una conferenza alla Fondazione Golinelli di Bologna per l’incontro “La scienza in tavola”.

COSA BISOGNA SAPERE SULLE MANDORLE?


Le mandorle sono i semi commestibili del mandorlo (Prunus Dulcis), una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee. Sono alimenti privi di colesterolo che appartengono all’insieme dei gruppi oleosi conosciuti anche come “frutta secca”.
Per il loro contenuto nutrizionale le mandorle secche sono impiegate in numerose patologie, proponendole in macedonie con frutta (5-6 unità) o come componenti di diverse preparazioni. Il notevole contenuto di calcio, potassio e magnesio ne giustifica l’impiego in patologie caratterizzate da spasticità, nell’epilessia, nell’insonnia secondaria a contrattura della muscolatura striata o nell’ipereccitabilità neurologica per squilibri elettrolitici. In quest’ultimo caso un’azione specifica sul metabolismo nei neuroni viene svolta dal litio contenuto nella pellicola scura che avvolge le mandorle secche. In queste malattie vengono fatte assumere durante le ore del giorno nella massima quantità di 15, da distribuire fra le ore mattutine e quelle pomeridiane. La loro ridotta percentuale di zuccheri biodisponibili, la ricchezza in oligoelementi, nonché la presenza significativa di vitamina B1, B2, PP ed E le rendono adatte per riequilibrare strutturalmente il sistema nervoso e reintegrare le carenze nutrizionali secondarie a malattie invalidanti, ma anche nel trattamento nutrizionale dell’oligospermia, in virtù del loro contenuto in zinco. Sono invece controindicate nell’ipotiroidismo e nella stipsi atonica. È un alimento di prim’ordine nella dieta vegana.
QUANTE MANGIARNE OGNI GIORNO?
A causa del loro apporto calorico (600kcal/100gr) le mandorle secche devono essere consumate con una certa moderazione. Non più di 10-15 unità al giorno (circa 20-30 gr)

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