venerdì 24 giugno 2016

Cosa bisogna e non bisogna mangiare per evitare il rischio di parto prematuro





L'alimentazione può prevenire il rischio di parto prematuro? Certo che si! Scopriamo COSA NON MANGIARE in prossimità del parto:
 
  • zafferano, che contiene sostanze estrogeniche che rischiano di far partire prematuramente il parto.
  • Asparagi, che stimolano la contrattilità uterina.
  •  Ananas, che in prossimità del parto rischia di scoagulare troppo il sangue e quindi di andare incontro ad una emorragia post-partum.
  • Funghi.
  • Soia (attenzione a tutti gli alimenti industriali che la contengono).
  •  Usare con prudenza le fragole e tutti gli alimenti che contengono antiaggreganti piastrinici, come l’aglio, il melone bianco che contiene adenosina con la stessa funzione.
  •  Carciofi, che bloccano la produzione del latte.
  • Formaggi, coagulanti e rallentanti del fegato (eccetto il cucchiaio di parmigiano sulla pasta).
COSA MANGIARE invece in prossimità del parto? Scopriamo alcuni alimenti utili:
  • Kiwi, pompelmo e soprattutto limone;
  • Finocchio crudo e cotto, sia per la sua azione diuretica che per l’induzione alla produzione del latte.
Alla quarantesima settimana, se le circostanze lo permettono, per facilitare il travaglio del parto si può usare un'alimentazione che faciliti le contrazioni usando quegli stessi alimenti che dobbiamo evitare in caso di rischio di parto prematuro.
 
  • Risotto con asparagi
  • Aglio
  • Melone
  • Prezzemolo 
  • Risotto con i funghi (utile quando la donna va oltre il termine di gravidanza; potrà favorire un parto rapido)

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