lunedì 19 settembre 2016

Antiossidanti nemici dei radicali liberi - L'importanza di enzimi e micronutrienti


Continuiamo la nostra discussione sugli agenti antiossidanti focalizzandoci maggiormente sui micronutrienti e gli enzimi come selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10,  melatonina, acido urico. Scopriamo la loro utilità e quali sono gli alimenti che li contengono.
 
SELENIO
È un minerale-traccia attivo sotto forma di seleniocisteina. La sua presenza come seleniometionina diventa disponibile solo se gli alimenti ingeriti contengono metionina. L’assorbimento del selenio avviene nell’intestino tenue.
Svolge molteplici funzioni biologiche come la prevenzione contro i radicali liberi, sulla perossidazione lipidica delle membrane cellulari, particolarmente se associato alla vitamina E.
Contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, previene le malattie cardiocircolatorie, protegge la cute, gli occhi e i capelli, diminuisce i rischi di insorgenza del cancro, soprattutto al colon, intestino, polmone e prostata.I muscoli e il fegato provvedono a rifornire di selenio il cervello e le ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide e ghiandole sessuali) che lo utilizzano per svolgere le loro funzioni.
Viene eliminato quasi totalmente attraverso le urine e le feci, in parte minore con il sudore e la saliva.
Se carente può comportare cardiopatie, debolezza muscolare, alterazione dei pigmenti dei capelli e della cute, danni al pancreas.
L’eccesso è tossico e può determinare dolori all’addome, diarrea, nausea, irritabilità, stanchezza, dermatiti, alopecia. Un segnale di eccesso di selenio si evidenzia con un caratteristico odore di aglio nel sudore e nell’aria espirata.
Il fabbisogno giornaliero nell’adulto è di circa 55 mcg.In natura lo troviamo in:
    • frattaglie, pesci, molluschi, carni, latte e derivati;
    • lievito di birra, germe di grano, pasta (specialmente se di grano duro), riso;
    • funghi, noci, aglio, frutta e verdure in genere:
RAME
Minerale che nell’organismo umano svolge molteplici funzioni biologiche tra le quali l’intervento nell’azione dell’enzima superossido dismutasi che trasforma i radicali liberi in perossido di idrogeno (acqua ossigenata). È presente nella sintesi dei fosfolipidi, nella produzione dell’acido ribonucleico (RNA), nell’utilizzazione della vitamina C e della tirosina.
Favorisce l’accrescimento osseo e lo sviluppo del sistema nervoso. Nei globuli rossi del sangue è richiesto per la sintesi del ferro, indispensabile al trasporto dell’emoglobina. È necessario per tenere uniti collagene ed elastina, per la produzione di melanina e per il metabolismo energetico.
La capacità di assorbimento del rame viene ridotta dalla presenza di zinco.
La carenza di rame provoca sintomi simili a quelli da carenza di ferro dei quali il più evidente è l’anemia.
Un eccesso produce irregolarità nelle mestruazioni, perdita di capelli e insonnia. Abbassa la quota di zinco presente.
Il fabbisogno giornaliero nell’adulto è di circa 2-3 mg.Fonti naturali:
  • carne in genere;
  • noci, cereali e pane integrale, legumi
 
ZINCO 
È un minerale presente nei muscoli e nel fegato ed è parte integrante delle ossa e dei denti. Svolge diverse funzioni biologiche che rendono possibile l’azione di moltissimi enzimi. Insieme al rame potenzia l’azione dell’enzima superossidido dismutasi che trasforma i radicali liberi in perossido di idrogeno (acqua ossigenata).
 Interviene nella formazione delle proteine, in alcune funzioni ormonali e del sistema nervoso, nei processi di accrescimento e di riparazione dei danni ai tessuti e nella difesa immunitaria. La sua presenza si rende indispensabile per l’ottimale metabolismo del fosforo, per la digestione dei carboidrati, per la sintesi dell’acido nucleico e per l’assorbimento delle vitamine.
Dipende dallo zinco anche la formazione dello sperma maschile e dell’ovulo femminile. Favorisce la formazione dell’insulina.
La carenza di zinco porta a disturbi anche seri a livello metabolico. Possono provocare una carenza di zinco i farmaci anti-MAO, i corticosteroidi, i diuretici ed altri.
L’eccesso di alcol può determinare una carenza di zinco in quanto questo minerale fa parte dell’enzima indispensabile per scomporlo. L’inalazione o ingestione di cadmio, come avviene per i fumatori, non permette un’ottimale utilizzazione di zinco.Alcuni alimenti e minerali presenti nella dieta come i cereali crudi, le fibre, la caseina del latte, il ferro, il calcio e il rame, riducono la quantità di zinco assorbita a livello intestinale.
Un eccesso di zinco può impedire l’assorbimento del ferro e del rame.
Il fabbisogno giornaliero nell’adulto è di circa 55 mg.
In natura lo troviamo in cibi ad alto contenuto proteico in genere:
    • carni, uova, formaggi magri, olio di pesce, molluschi;
    • germe di grano, cereali integrali, legumi, semi in genere;
    • noci, nocciole e frutti con guscio in genere;
 
GLUTATIONE 
Proteina prodotta nel fegato e composta da tre aminoacidi: cisteina, acido glutammico e glicina. Svolge numerose funzioni biologiche come la formazione, con il selenio, del glutatione perossidasi, un enzima con azione antiossidante all’interno delle membrane cellulari. Impedisce ai radicali liberi di legarsi alle proteine fibrose, salvaguardando così l’elasticità del collagene con benefici per la pelle e per le arterie. Specialmente a livello polmonare interviene nel sistema immunitario e contribuisce all’utilizzo ottimale degli aminoacidi cisteina e cistina. Migliora l’utilizzo e la biodisponibilità del ferro ingerito con gli alimenti. Aiuta l’organismo a liberarsi dai metalli tossici come il mercurio, piombo, cadmio. Tampona gli effetti tossici dell’alcool, degli additivi e sostanze chimiche ingerite o inalate come i nitriti, nitrati, anilina, derivati dal toluolo e dal benzolo, ecc. Lo stesso per gli effetti dovuti a radiazioni e chemioterapici.
 
COENZIMA Q10
Appartiene al gruppo degli ubichinoni. Viene sintetizzato dal nostro organismo ma la sua produzione diminuisce andando avanti con gli anni. Ha un’azione simile alla vitamina E. Tra le sue funzioni biologiche si evidenzia quella antiossidante in quanto, nei mitocondri cellulari, partecipa alla produzione di energia trasportando l’idrogeno nelle catene di ossidoriduzione. Ha effetti benefici sul sistema cardiocircolatorio.
Il fabbisogno giornaliero per l’adulto è di circa 5 mg, superiore quando si oltrepassano i 35-40 anni.Fonti naturali:
    • carne, pesce
    • cereali, soia, noci, vegetali in genere.
 
MELATONINA
Secreta dalla ghiandola pineale (epifisi) posta al centro del cervello, è il risultato di complesse reazioni biochimiche che vedono come elementi di partenza il triptofano (aminoacido) e la serotonina (neurotrasmettitore). La formazione di melatonina avviene anche nella retina, nell’intestino tenue, nelle piastrine del sangue, ecc.La produzione di melatonina varia quantitativamente nell’arco delle 24 ore. Il picco massimo viene raggiunto di notte, tra l’una e le cinque (nella terza e quarta fase REM del sonno profondo). Questo permette un sonno ristoratore in grado anche di migliorare la capacità di autoriparazione e autorigenerazione delle cellule.Intorno ai 40-45 anni diminuisce la sua secrezione.
Le sue principali funzioni biologiche, oltre a regolare i cicli di sonno-veglia, sono quelle di protezione del DNA cellulare dall’attacco dei radicali liberi e di stimolo del sistema immunitario. Contribuisce alla rigenerazione dei tessuti connettivi e alla protezione del sistema cardiocircolatorio. Regola il tono dell’umore, migliora la capacità di affrontare lo stress e gli stati patologici in quanto rafforza l’effetto delle endorfine e abbassa il livello di aldosterone e cortisolo (detti “ormoni dello stress”).
La sua azione antiossidante è particolarmente efficace, in quanto agisce su diverse tipologie di radicali liberi, con una potenza valutata del doppio rispetto alla vitamina E e di ben cinque volte rispetto al glutatione.
L’integrazione di melatonina può essere utile per chi soffre di insonnia (0,3-0,5 mg) e chi, cambiando fuso orario, deve recuperare il giusto ciclo biologico sonno-veglia e la forma fisica (sindrome del jet-lag). Inoltre per chi necessita di un’azione normalizzante dell’umore negli stati di ansia e di depressione. Non è tossica e non dà assuefazione, ma può dare sintomi di sonnolenza e pesantezza del capo.
In natura la troviamo in:
  • riso, avena, mais;
  • pomodori, ravanelli, prezzemolo, zenzero;
  • latte bovino appena munto;
  • cibi contenenti il triptofano in genere;

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