venerdì 14 ottobre 2016

La regola dei 3 pasti al giorno



La domanda che spesso mi formulano è: quante volte al giorno dobbiamo mangiare? La regola fondamentale è quella di fare in modo che il pasto consumato dia autonomia fino a quello successivo. In poche parole bisogna mangiare abbastanza da non aver fame tra un pasto e l’altro. Ovviamente questo non significa rimpinzarsi fino a scoppiare! L’alimentazione dovrà sempre e comunque essere seguita da uno specialista che offra consigli su quali cibi è meglio consumare e quali no nelle diverse fasce della giornata.
Tre pasti al giorno sono sufficienti in:
  • un individuo che non è in crescita
  • una donna non in gravidanza
  • una donna che non sta allattando
Lo spuntino è giustificato solo nel caso in cui il tempo tra un pasto e l’altro sia davvero esageratamente lungo.
Il bisogno di mangiare tra un pasto e l’altro è spesso segno di scarso equilibrio glicemico. La sgradevole sensazione di stomaco vuoto è conseguenza del calo degli zuccheri che insorge a metà mattina e metà pomeriggio. È proprio questo calo che scatena il bisogno più o meno compulsivo di mangiare, preferibilmente carboidrati o zuccheri semplici.
La logica degli spuntini tra un pasto è l’altro è legato al concetto di dieta ipocalorica, oggi scientificamente superato. Il corpo umano non è una “macchina” e il cibo non è “benzina”. Il semplice calcolo delle calorie non tiene conto dei deficit funzionali ed organici, delle necessità temporanee del corpo, dei fisiologici processi riparativi, né considera le proprietà terapeutiche e gli effetti sinergici degli alimenti e delle loro associazioni. I regimi ipocalorici si associano ad un re- incremento del peso più rilevante a distanza di 1-2 anni per la riduzione del metabolismo che evidentemente subisce una radicale modificazione, quindi ci si trova a mangiare meno di prima della dieta, ma ad ingrassare con più facilità.
Le scelte alimentari devono considerare soprattutto la fisiologia dell’organismo e le sue esigenze metaboliche. In primo piano devono esserci:
  • la regolazione della glicemia (oggi a rischio in tutti)
  • lo stimolo del fegato
  • il drenaggio della funzione renale.
Per i motivi sopracitati i tre pasti devono essere bilanciati nel loro contenuto di glicidi, lipidi, protidi, sali minerali e vitamine. Tale contenuto deve essere adeguato al tipo di organismo, quindi alla struttura fisica e mentale, al tipo di attività fisica svolta, all’età e allo stile di vita.
La consulenza di un nutrizionista potrà certamente condurvi a delle scelte alimentari più consapevoli e mirate, in perfetta armonia con il vostro equilibrio psico-fisico.
 
 

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