La domanda che spesso mi
formulano è: quante volte al giorno
dobbiamo mangiare? La regola fondamentale è quella di fare in modo che il
pasto consumato dia autonomia fino a quello successivo. In poche parole bisogna mangiare abbastanza da non
aver fame tra un pasto e l’altro. Ovviamente questo non significa
rimpinzarsi fino a scoppiare! L’alimentazione dovrà sempre e comunque essere
seguita da uno specialista che offra consigli su quali cibi è meglio consumare
e quali no nelle diverse fasce della giornata.
Tre pasti al giorno sono sufficienti in:
- un individuo che non è in crescita
- una donna non in gravidanza
- una donna che non sta allattando
Lo spuntino è giustificato solo nel caso in cui il tempo tra un pasto
e l’altro sia davvero esageratamente lungo.
Il bisogno di mangiare tra
un pasto e l’altro è spesso segno di scarso equilibrio glicemico. La sgradevole sensazione di stomaco vuoto è
conseguenza del calo degli zuccheri che insorge a metà mattina e metà
pomeriggio. È proprio questo calo che scatena il bisogno più o meno compulsivo
di mangiare, preferibilmente carboidrati o zuccheri semplici.
La logica degli spuntini tra un pasto è l’altro
è legato al concetto di dieta ipocalorica, oggi scientificamente superato. Il corpo umano non è una “macchina” e il cibo
non è “benzina”. Il semplice calcolo delle calorie non tiene conto dei deficit
funzionali ed organici, delle necessità temporanee del corpo, dei fisiologici
processi riparativi, né considera le proprietà terapeutiche e gli effetti
sinergici degli alimenti e delle loro associazioni. I regimi ipocalorici si
associano ad un re- incremento del peso più rilevante a distanza di 1-2 anni
per la riduzione del metabolismo che evidentemente subisce una radicale
modificazione, quindi ci si trova a
mangiare meno di prima della dieta, ma ad ingrassare con più facilità.
Le scelte alimentari devono
considerare soprattutto la fisiologia dell’organismo e le sue esigenze
metaboliche. In primo piano devono esserci:
- la regolazione della glicemia (oggi a rischio in tutti)
- lo stimolo del fegato
- il drenaggio della funzione renale.
Per i motivi sopracitati i tre pasti devono essere bilanciati nel loro contenuto di glicidi, lipidi, protidi, sali minerali e vitamine. Tale contenuto deve essere adeguato al tipo di organismo, quindi alla struttura fisica e mentale, al tipo di attività fisica svolta, all’età e allo stile di vita.
La consulenza di un nutrizionista potrà certamente condurvi a delle scelte alimentari più consapevoli e mirate, in perfetta armonia con il vostro equilibrio psico-fisico.
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