venerdì 9 dicembre 2016

Cottura al vapore, tutto quello che c’è da sapere



Dal punto di vista della conservazione dei principi nutritivi dell’alimento, quella al vapore costituisce una delle migliori modalità di cottura, in quanto i cibi cuociono a temperature relativamente basse, di solito inferiori a 100°C se non si usa la pentola a pressione.  Per questa ragione si hanno perdite minime di vitamine e minerali e i cibi mantengono pressoché inalterati i sapori e gli aromi.
Essa si presta soprattutto per cucinare ortaggi e pesci, che in questo modo conservano intatti l’aroma e i valori nutritivi.
È meno consigliabile per le carni che in generale necessitano di temperature elevate all’inizio della cottura per non disperdere i succhi in esse contenute.
Per la concentrazione dei sali, la cottura al vapore è molto indicata nei bambini o negli adolescenti in accrescimento o nelle persone denutrite, nei pazienti disidratati dopo forme influenzali con febbre elevata e tutte le volte che si verifichi una profusa perdita di liquidi.

Per le stesse ragioni, tuttavia, essa sarà controindicata nei pazienti renali e nei soggetti imbibiti ed ipertesi.

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