Chiudiamo la nostra parentesi dedicata all’ipertensione con de
suggerimenti riguardanti le preparazioni controindicate in caso di ipertensione dismetabolica.
Non saranno adatte tutte le
preparazioni che potrebbero rallentare il metabolismo, come la besciamelle, il pane con ricotta o la pizza, soprattutto se con mozzarella.
Sarà preferibile evitare anche il ragù
alla bolognese, il pesto genovese e le associazioni del pane con formaggio,
uovo strapazzato, burro, salmone e bottarga.
Saranno da escludere tutte le associazioni della pasta con derivati del latte, o con solanacee come la melanzana.
Poco utili anche la pasta con brodo
di carne o con brodo vegetale, quella con ragù alla bolognese, con la zucca,
gli asparagi, il pomodoro secco, le patate e i piselli (legumi che
impegnerebbero troppo la funzione renale).
Oltre alle preparazioni di patate e polenta con derivati del latte,
saranno controindicate anche quelle al ragù o con salsiccia.
Saranno controindicate soluzioni
iperglicemizzanti e sedative, come il riso alle erbe, al pesto genovese,
con lattuga, con carota e con zucchina, ma anche quelle con asparagi, con
bottarga e con burro e Parmigiano.
Oltre ad un rallentamento del metabolismo per il loro contenuto di
calcio, la maggior parte dei derivati
del latte saranno controindicati per la concentrazione dei sali minerali,
per la tendenza a ipercoagulare il sangue e per il notevole impegno della
funzione epato- biliare. Fra le preparazioni dell’uovo si eviteranno le frittate con asparagi, neonata,
zucchina, patate e ricotta, ma anche l’uovo sodo, al sugo e con formaggio.
Le proteine della carne
saranno meno utili rispetto a quelle del pesce, soprattutto quelle della carne
rossa, a maggiore contenuto di scorie azotate. Si eviteranno le associazioni
con derivati del latte o con alimenti troppo ricchi di sali, come il pomodoro.
Poco utile anche l’abbacchio, in grado di stimolare il surrene, elevando i
valori pressori.
Le uniche preparazioni a
base di prodotti ittici da usare con prudenza saranno quelle a maggiore contenuto di colesterolo, come aragosta, ostriche e gamberi, o le
seppie con i piselli per l’azione
antidiuretica esercitata da questi legumi. Poco utili anche soluzioni sedative
e ad elevato contenuto glicemico, come il baccalà con uva passa e pinoli o il
tonno con cipolla e patate.
Oltre agli asparagi con uova e alla maggior parte delle preparazioni
con solanacee come melanzana e peperoni, saranno controindicate tutte le verdure in associazione con derivati
del latte, ma anche la carota e la zucca fritte, il cui contenuto in
vitamina K, reso biodisponibile dalla cottura in olio bollente, tenderebbe ad
aumentare la densità del sangue. Si eviteranno anche vegetali ricchi di sali
minerali e ossalati, come la bietola
e gli spinaci.
Non saranno adatti il concentrato
di sali minerali presenti nei vari brodi e minestre vegetali, né l’azione
neurosedativa dei fagioli alla salvia né quella antidiuretica dei piselli. Le
vellutate di zucca avranno un elevato indice glicemico e il beta carotene e la
vitamina K di questo vegetale non avranno un effetto positivo nei casi di
ipertensione con sindrome metabolica.
L’impiego della frutta sarà
limitato nei pazienti con ipertensione dismetabolica e diabete. Saranno comunque
controindicati l’arancia e i kiwi per il loro contenuto in vitamina C, che
agirebbe in senso coagulante, e i cachi o loti, troppo ricchi di beta carotene.
Il vino ed altre bevande
alcoliche dovranno essere assunte in quantità moderate, come anche il cacao e
il cioccolato. Saranno
controindicate le soluzioni ad elevato contento di sali, ma anche quelle iperglicemizzanti, come la spremuta di succo
d’uva.
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