giovedì 19 gennaio 2017

Preparazioni e associazioni alimentari controindicate nell’ipertensione adrenergica


Buongiorno, scopriamo oggi quali preparazioni e associazioni evitare in caso di ipertensione adrenergica.

Soluzioni neuro-eccitanti come il pesto di rucola, le salse con alici e il pane con burro e bottarga o salmone potrebbero aumentare il tono della muscolatura liscia vascolare, elevando i valori pressori.

Le uniche controindicazioni riguarderanno le associazioni dei carboidrati con alimenti neuro-eccitanti, come alici e capperi, rucola, broccoli, verza, sarde, salmone, etc. Sarà preferibile evitare anche gli asparagi, in grado di aumentare la contrattura della muscolatura liscia.

Saranno da evitare la frittata con asparagi o con neonata, le omelette o le uova con formaggio, ma soprattutto le uova sode. Per quanto riguarda i derivati del latte, i formaggi stagionati, a causa del loro contenuto in amine vasoattive, eleverebbero il livello di adrenergia. Preparazioni come scamorza alla piastra o in carpaccio, e la mozzarella in carrozza, pur avendo un contenuto di calcio potenzialmente utile tenderebbero ad aumentare il grado di coagulabilità del sangue.

Oltre alla carne rossa, sarà preferibile evitare la carne di abbacchio, in grado di stimolare la reattività adrenergica, e le spuntature con verza o cavolo cappuccio.

Rispetto a quella della carne, la quota proteica del pesce sarà meno indicata per individui a rischio di ipereccitabilità neurologica, soprattutto le uova e il carpaccio di pesce, o preparazioni che si caratterizzino per la concentrazione di iodio e fosforo, come il pesce al cartoccio, al sale, alla piastra o arrosto.

Gli asparagi saranno controindicati perché potrebbero aumentare il tono già elevato della muscolatura liscia vascolare. Poco utili anche il sedano, la melanzana e le Crucifere come broccoli, verza, rape, rucola, ravanelli e sedano rapa che, stimolando la tiroide, eleverebbero il tono adrenergico. Per agevolare la funzione renale si eviteranno i funghi e l’eccesso di sali minerali e di ossalati, come quelli degli spinaci, della bietola o dei pomodori al forno o secchi.

Oltre al minestrone vegetale, saranno controindicate le vellutate di asparagi, piselli, spinaci e sedano. Le vellutate di zucca potrebbero affaticare la funzione epato-biliare, già impegnata nell’elevato catabolismo organico.

L’ananas, irritativo per lo stomaco, potrebbe essere controindicato per la sua spiccata azione fluidificante del sangue, qualora il paziente già assuma farmaci che abbiano questa finalità terapeutica. Per ragioni opposte, invece, a vitamina C del kiwi tenderebbe ad addensare il tessuto ematico, contrastando l’azione dei suddetti farmaci. I cachi o loti impegnerebbero troppo la funzione epatica, a causa del loro contenuto in beta carotene.

Saranno evitate sostanze nervine, come caffeina, teina e teobromina, ma anche lo zenzero, i capperi e l’acido citrico del limone, se assunto in eccesso. L’azione diuretica dell’acqua di cicoria o di cipolla non sarà utile in soggetti più a rischio di disidratazione che di imbibizione tessutale.

Nessun commento:

Posta un commento