Buongiorno, scopriamo oggi quali preparazioni e associazioni evitare in
caso di ipertensione adrenergica.
Soluzioni
neuro-eccitanti come il pesto di
rucola, le salse con alici e il pane con burro e bottarga o salmone potrebbero
aumentare il tono della muscolatura liscia vascolare, elevando i valori pressori.
Le uniche controindicazioni riguarderanno le associazioni dei carboidrati con alimenti neuro-eccitanti, come
alici e capperi, rucola, broccoli, verza, sarde, salmone, etc. Sarà preferibile
evitare anche gli asparagi, in grado di aumentare la contrattura della muscolatura
liscia.
Saranno da evitare la frittata con asparagi o con neonata, le
omelette o le uova con formaggio, ma soprattutto le uova sode. Per quanto
riguarda i derivati del latte, i formaggi
stagionati, a causa del loro contenuto in amine vasoattive, eleverebbero il
livello di adrenergia. Preparazioni come scamorza alla piastra o in carpaccio,
e la mozzarella in carrozza, pur avendo un contenuto di calcio potenzialmente
utile tenderebbero ad aumentare il grado
di coagulabilità del sangue.
Oltre alla carne rossa, sarà
preferibile evitare la carne di abbacchio, in grado di stimolare la reattività
adrenergica, e le spuntature con verza o cavolo cappuccio.
Rispetto a quella della carne, la quota
proteica del pesce sarà meno indicata per individui a rischio di
ipereccitabilità neurologica, soprattutto le uova e il carpaccio di pesce, o
preparazioni che si caratterizzino per la concentrazione di iodio e fosforo,
come il pesce al cartoccio, al sale, alla piastra o arrosto.
Gli asparagi saranno
controindicati perché potrebbero aumentare il tono già elevato della
muscolatura liscia vascolare. Poco utili anche il sedano, la melanzana e le
Crucifere come broccoli, verza, rape, rucola, ravanelli e sedano rapa che, stimolando la tiroide, eleverebbero il
tono adrenergico. Per agevolare la funzione renale si eviteranno i funghi e l’eccesso di sali minerali e
di ossalati, come quelli degli spinaci, della bietola o dei pomodori al forno o
secchi.
Oltre al minestrone vegetale,
saranno controindicate le vellutate
di asparagi, piselli, spinaci e sedano. Le vellutate di zucca potrebbero
affaticare la funzione epato-biliare, già impegnata nell’elevato catabolismo
organico.
L’ananas, irritativo per lo
stomaco, potrebbe essere controindicato per la sua spiccata azione
fluidificante del sangue, qualora il paziente già assuma farmaci che abbiano
questa finalità terapeutica. Per ragioni opposte, invece, a vitamina C del kiwi tenderebbe ad addensare il tessuto
ematico, contrastando l’azione dei suddetti farmaci. I cachi o loti
impegnerebbero troppo la funzione epatica, a causa del loro contenuto in beta
carotene.
Saranno evitate sostanze nervine, come caffeina, teina e teobromina, ma anche lo zenzero, i capperi e l’acido citrico del limone, se assunto in eccesso.
L’azione diuretica dell’acqua di cicoria o di cipolla non sarà utile in
soggetti più a rischio di disidratazione che di imbibizione tessutale.
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