Quando parliamo di gonfiore
addominale facciamo riferimento all’eccessivo accumulo di gas
nell’intestino che provoca una sensazione di fastidiosa tensione e/o pienezza a
livello dell’addome.
La causa più comune è l’eccessiva presenza di gas intestinali
(tra i principali idrogeno, metano e anidride carbonica) prodotti per effetto
di batteri e lieviti (funghi) che vivono all’interno dell’apparato gastrointestinale.
Ogni giorno, in condizioni normali, nel nostro addome transita un volume di gas
che va da 0,5 a 1,5 litri. Questi gas sono quasi sempre inodori e sono
eliminati attraverso le flatulenze.
Può manifestarsi isolatamente o associarsi ad altri sintomi gastrointestinali o generici
quali:
- eruttazioni
- meteorismo
- nausea
- crampi addominali
- flatulenza
- stitichezza
- diarrea
- cefalea
- facile esauribilità
- senso di stanchezza
Le cause possono essere diverse a partire dalle cattive abitudini alimentari e uno scorretto stile di vita, fino alla
comparsa di vere e proprie patologie.
Quando a causa di ansia o stress si mangia con troppa
voracità (masticando poco e male) oppure si parla mentre si mangia si tende a
ingerire molta aria (azoto e ossigeno); il fenomeno dell’aerofagia è una delle principali cause del gonfiore addominale. Fumare, masticare gomme e succhiare
caramelle sono altri fattori che possono contribuire all'insorgenza del disturbo.
Il gonfiore addominale può essere frequente anche durante la gravidanza e nel periodo premestruale, quando l'intestino è piuttosto sensibile
alle alterazioni degli ormoni femminili.
Una tensione dolorosa a livello dell'addome può verificarsi
anche nella disbiosi intestinale, condizione nella quale la
flora intestinale si arricchisce eccessivamente di microrganismi patogeni
(clostridi, salmonella, coli, candida ecc.). Ciò può essere conseguenza di infezioni, assunzione di antibiotici ed altri farmaci, disordini alimentari e
condizioni di stress.
FATE ATTENZIONE A TAVOLA E IN CUCINA
La formazione di
quantità elevate di gas può derivare anche da fenomeni fermentativi (metabolismo degli zuccheri) o fenomeni putrefattivi (delle proteine)
a livello intestinale. Ciò dipende più frequentemente dall'ingestione di:
- bibite frizzanti zuccherate
- carboidrati complessi
- lieviti contenuti nei prodotti da forno (come pane e pizza)
- lieviti contenuti nella birra
- alimenti ricchi di cellulosa
- latticini *
- prodotti a base di farina di grano (pane, pasta e biscotti)*
- superalcolici
- tè
- caffè
- proteine molto cotte*favoriscono il gonfiore addominale nelle persone che soffrono di intolleranza al lattosio oppure al glutine.
Esistono numerosi nutrienti che per essere digeriti
necessitano di enzimi (catalizzatori
che accelerano la reazione di ossidazione che produce energia e che dà come
sottoprodotto l’anidride carbonica). La carenza di enzimi in alcuni individui
provoca un maggior passaggio di alimenti non digeriti (per lo più carboidrati,
amidi e zuccheri) nel colon. Questi a loro volta devono essere distrutti dalla
fauna batterica tramite lo sviluppo di altri gas (differenti da individuo a
individuo).
Dunque, una parte dell’aria inghiottita viene eliminata con
l’eruttazione, la restante finisce nell’intestino piccolo. Parte di questa
viene assorbita mentre la quota rimanente finisce nell’intestino crasso dando
origine al fastidioso gonfiore addominale.
QUANDO C’È UNA PATOLOGIA IN CORSO…
All'origine del gonfiore addominale, e quindi della produzione
di gas, possono essere presenti anche alcuni disturbi funzionali,
infiammazioni, infezioni (virali o batteriche) o gravi malattie. Tra le più
ricorrenti ci sono:
- dispepsia
- gastroparesi
- sindrome dell'intestino irritabile
- gastroenterite virale o batterica (che colpisce lo stomaco)
- enterite (che colpisce l’intestino tenue)
- enterocolite (che colpisce il colon)
- allergie e intolleranze alimentari
- ingestione di cibi o bevande molto fredde
- colite
- peritonite
- appendicite
- rettocolite ulcerosa
- morbo di Crohn
- calcoli della cistifellea
- fibrosi cistica
- anoressia nervosa
- bulimia
- ascite
- epatite
- giardiasi (infezione intestinale parassitaria)
- diverticolosi
- diverticolite
- ostruzione intestinale
- cancro ovarico
- tumore del colon
Ove
possibile, bisognerà curare la malattia per eliminare il disturbo.
COSA FARE E COME COMPORTARSI A TAVOLA
Premettiamo che per mettere a punto un efficace trattamento
del gonfiore addominale bisogna di una corretta diagnosi quindi sarà
indispensabile una visita da uno specialista
e successivamente da un nutrizionista
che vi indicherà le linee guida da seguire a tavola, nonché una dieta adeguata che
elimini tutti quei nutrienti che causano
il gonfiore.
Bisognerà porre attenzione al corretto abbinamento e metodo di cottura dei cibi al fine di
evitare o ridurre il gonfiore. Purtroppo non esistono regole generali, ma sarà
necessario analizzare caso per caso, paziente per paziente.
In caso di intolleranza al lattosio il rimedio più efficace
sarà quello di eliminare tutti gli alimenti contenenti lattosio. Una dieta gluten-free sarà invece il
rimedio alimentare in caso di celiachia oppure di sensibilità al glutine o
alterata tolleranza al glutine.
Perdere qualche kg vi aiuterà sicuramente a sentirvi più
leggeri perciò potrete chiedere al vostro nutrizionista di confezionare una dieta dimagrante e sgonfia pancia
personalizzata in base alle vostre esigenze.
Di seguito un rimedio naturale per
eliminare i gas intestinali:
TISANA DI ALLORO: Cosa occorre? 100 ml di acqua e 2 foglie di alloro. Fate bollire da 3 a
5 minuti le foglie d'alloro, filtrate l'acqua e concedetevi un momento di relax sorseggiando la vostra tisana!
Nella dilatazione meteorica delle anse intestinali, con dolore per distensione eccessiva, i principi attivi idrosolubili dell’alloro svolgeranno un’azione absorbente sui gas, simile a quella del carbone vegetale, ma senza l’effetto irritativo provocato da quest’ultimo sulla mucosa digerente. Il miglioramento della sintomatologia sarà rapido se la somministrazione verrà ripetuta per 2-3 volte con un intervallo di due ore circa.
Nella dilatazione meteorica delle anse intestinali, con dolore per distensione eccessiva, i principi attivi idrosolubili dell’alloro svolgeranno un’azione absorbente sui gas, simile a quella del carbone vegetale, ma senza l’effetto irritativo provocato da quest’ultimo sulla mucosa digerente. Il miglioramento della sintomatologia sarà rapido se la somministrazione verrà ripetuta per 2-3 volte con un intervallo di due ore circa.
CONSIGLI EXTRA
- Per regolare la flora batterica si possono ingerire ciclicamente dei fermenti lattici e probiotici (ad esempio mangiando yogurt)
- Abbinare alla dieta una costante attività fisica.
- Mantenere un discreto apporto di fibre solubili.
- Mantenersi idratati cercando di bere 1,5/2 Litri di acqua al giorno
- Preferire pasti frequenti e piccoli, da consumare lentamente senza troppa fretta e foga, piuttosto che pochi pasti troppo abbondanti
- Anche se scontato, diminuire le tensioni quotidiane costituisce un ottimo rimedio per alleviare il gonfiore addominale! Potrebbe essere l’occasione per seguire un corso di yoga o pilates evitando così di avere una vita sedentaria.
- Non assumete lassativi a base eteropolisaccaridica (fibre): questi prodotti (compresi quelli erboristici) si gonfiano a livello gastro-intestinale, favorendo la pancia gonfia.
- Evitare di bere con la cannuccia: anche se non ve ne accorgete, ingerite aria
- Ricordate di non parlare mentre state masticando e di non coricarvi subito dopo i pasti!
- Abolire o ridurre drasticamente il fumo.
Per una consulenza su Skype o per definire la tua dieta personalizzata
contattami all’indirizzo stefania.dellatte@libero.it
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