Nell'organismo,
così come nei cibi, il cloro è presente soprattutto sottoforma di cloruro di sodio (il normale sale da
cucina) e di potassio. È il principale anione (ione caricato negativamente)
intra ed extracellulare; per due terzi (70% circa) si trova all'esterno delle
cellule, per il rimanente al loro interno, nell'osso e nel tessuto connettivo.
Il cloro è
necessario per formare l’acido
cloridrico (HCl), l’acido indispensabile per mantenere un adeguato pH nello
stomaco e quindi fondamentale per la funzione digestiva. Il basso pH dello
stomaco permette l’attivazione degli enzimi digestivi ed è inoltre un fattore
di protezione contro i batteri nocivi per l’organismo introdotti con
l’alimentazione, i quali non sono in grado di sopravvivere ad elevati livelli
di acidità (basso pH).
L'assorbimento
avviene nel primo tratto dell'intestino tenue, attraverso uno scambio con i
bicarbonati; l'eliminazione avviene prevalentemente per via urinaria e fecale,
ma anche attraverso il sudore.
Una volta
assorbito, interviene nella regolazione dell'equilibrio acido-base, della pressione
osmotica e del bilancio idrico
(regola la distribuzione dei liquidi all'interno e all'esterno delle cellule e
con essa la volemia, cioè il volume di sangue presente nell'organismo);
facilita inoltre il trasporto dell'anidride carbonica da parte dei globuli
rossi.
Il consumo giornaliero di riferimento,
calcolato in base al REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 è di:
- 0,18 grammi fino ai 6 mesi di vita;
- 0,57 g fino all'anno di età;
- 1,5 g tra 1 e 3 anni;
- 1,9 g tra 4 e 8 anni;
- 2,3 g tra 9 e 13 anni;
- 2,3 g dai 14 ai 50 anni;
- 2,0 g tra i 51 e i 70 anni;
- 1,8 grammi a partire dai 71 anni;
Un sovradosaggio favorisce l’insorgenza
dell’ipertensione. Livelli eccessivi
cloro nel sangue possono inoltre aumentare la glicemia in chi soffre di diabete
e influenzare il trasporto di ossigeno.
Un'intossicazione derivante
dall'inalazione o dall'ingestione di cloro presente nell'acqua può scatenare
difficoltà respiratorie, accumulo di fluidi nei polmoni, bruciore alla bocca,
dolore e gonfiore alla gola, mal di stomaco, vomito e sangue nelle feci.
La carenza di cloro difficilmente è
determinata da uno scarso apporto con l'alimentazione. Più frequentemente
dipende dal vomito (l'eliminazione
dei succhi gastrici determina una forte eliminazione del cloro), diarrea, sudorazione, scarsa produzione
di aldosterone. Causa crampi muscolari, apatia mentale e anoressia.
Nell’alimentazione
la fonte principale è il sale da cucina
ma ne sono particolarmente ricchi tutti i cibi stagionati, come ad esempio
formaggi, salumi e prodotti da forno. È presente anche nell’acqua e in molti alimenti di origine
vegetale come le alghe, la segale, i pomodori, la lattuga, il
sedano e le olive.
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