mercoledì 18 ottobre 2017

L’importanza dei sali minerali: il fosforo



Il fosforo (dal greco phosphoros, “portatore di luce”), forse già noto agli alchimisti arabi del sec. XII, fu sicuramente ottenuto per la prima volta nel 1669 dal chimico tedesco Henning Brand per riduzione dei sali fosfatici contenuti nell'urina, ma solo un secolo dopo Lavoisier lo riconobbe con sicurezza come elemento chimico. Il nome gli fu dato in seguito alle sue proprietà di emettere una luce verdastra nell’oscurità e di incendiarsi spontaneamente all'aria.
Il fosforo è presente nell'organismo sia in forma organica che inorganica. Si trova nelle ossa e nei denti (circa l’80%), ma anche nel sangue e nei tessuti molli.
Viene assorbito come fosfato inorganico grazie all'intervento della vitamina D, tuttavia esistono fattori che possono inibirlo e ridurlo; tra questi, la presenza di cationi nel lume intestinale (che formano con i fosfati sali insolubili), il pH elevato e la carenza di vitamina D.
L'eliminazione dei fosfati avviene attraverso le feci, prevalentemente in forma inorganica (cioè la frazione non assorbita) e con le urine. L'eliminazione renale è sotto l'influenza del paratormone, che ne diminuisce il riassorbimento.
Le carenze di fosforo sono dovute principalmente a sostanze presenti negli alimenti che ne ostacolano l'assorbimento o all'uso di antiacidi e si manifestano con debolezza, demineralizzazione delle ossa, anoressia e malessere.
 
Principali funzioni del fosforo:
  • come fosfato tricalcico e idrossiapatite è un costituente della frazione minerale delle ossa e dei denti;
  • forma legami ad alta energia, come quelli presenti nell'ATP e nella fosfocreatina (forme di deposito dell'energia chimica);
  • nel sangue costituisce un sistema tampone importante per la regolazione del pH;
  • è un costituente di enzimi, proteine, fosfolipidi, acidi nucleici e nucleotidi;
  • regola importanti processi biochimici come la captazione del glucosio, i meccanismi di fosforilazione e l'affinità dell'emoglobina per l'ossigeno;
  • attiva alcune vitamine




Il fabbisogno quotidiano di fosforo viene assicurato da una dieta equilibrata, che contempli la presenza di cereali integrali, semi, legumi, uova, pesce, carne, frutta secca e frutta fresca.

Alimento
Fosforo [mg/100g]
 
 
Crusca di frumento
1200
Spigola, d'allevamento, filetti
1150
Germe di frumento
1100
Orata, d'allevamento, fresca, filetti
1050
Latte, vacca, in polvere, scremato
1030
Gelato confezionato, caffè
1026
Latte, vacca, in polvere, parzialmente scremato
879
Latte, vacca, in polvere, intero
728
Emmenthal
700
Grana
692
Groviera
685
Cacao, amaro in polvere
685
Parmigiano
678
Formaggino
650
Tè, in foglie
630
Farina, soia
600
Soia, secca
591
Caciocavallo
590
Pecorino
590
Uova, gallina, tuorlo
586
Merluzzo, baccalà, ammollato
562
Fontina
561
Mandorle, dolci, secche
550
Provolone
521
Pistacchi
500
Anacardi
490
Anguilla, d'allevamento, filetti
480
Formaggio molle da tavola
480
Pinoli
466
Fagioli borlotti, secchi, crudi
464
Fagioli cannellini, secchi, crudi
460
Fagioli, secchi, crudi
450
Fagioli dall'occhio, secchi
430
Rana
430
Farro
420
Fave, secche, sgusciate
420
Ceci, secchi, crudi
415
Lievito di birra, compresso
394
Farina, orzo
393
Brie
390
Noci pecan
380
Ricotta, bufala
380
Lenticchie, secche, crude
376
Stracchino
374
Fiocchi d'avena
365
Fegato, ovino
364
Fegato, suino
362
Fegato, equino
358
Salame, Milano
356
Storione, uova (caviale)
355


Il fosforo rasserena l’animo, migliora la memoria e rinvigorisce in caso di stanchezza e depressione. Mitiga la collera e l’irascibilità, dà impulso alla determinazione del soggetto e scioglie i meccanismi di difesa stimolando la consapevolezza, la sensibilità e l’intuizione.

Secondo l’oligoterapia, l’assunzione di oligoelementi sotto forma colloidale permette all’organismo di ristabilirne l’equilibrio, senza carenze o eccessi. Il fosforo ha un’azione antispastica e diuretica ed è usato in caso di osteoporosi, asma e astenia cerebrale, spesso in associazione con Manganese-Rame, Manganese-Cobalto e Rame-Argento-Oro nella spasmofilia che si manifesta in rapporto alla disfunzione delle ghiandole paratiroidee.

In cristalloterapia si usa mettere a contatto diretto con il corpo i minerali ad alto contenuto di fosforo, come l’apatite, per ottenere i risultati desiderati.

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