A causa dell’incremento statistico delle intolleranze alla
farina di frumento, sono reperibili in commercio numerose varietà di pasta fresca di ottima qualità,
prodotte da grandi aziende o laboratori artigianali. In genere i disturbi
provocati da questo tipo di prodotti sono inferiori rispetti a quelli causati
dalla maggior parte delle paste secche, non certo per una ridotta percentuale
di glutine, ma probabilmente per le minori
alterazioni molecolari causate dai processi di lavorazione. Nei soggetti
che se ne possono giovare è preferibile preparare la pasta fresca in casa, sia
semplice con farina e acqua, sia con l’uovo. Si possono inoltre aggiungere
alcune verdure come l’ortica o insaporirla con la borragine. Vediamo insieme due
ricette.
TAGLIATELLE ALL’ORTICA
Oltre al ferro, al silicio, al calcio, al manganese e al
potassio l’ortica contiene una quantità notevole di clorofilla (0,15 mg %) ed è
uno dei pochi vegetali ricco di vitamina E (21,5 mg %), la cui funzione
antiossidante impedisce ai radicali e
all’ossigeno di legarsi ai grassi. La pasta all’ortica condita con burro e Parmigiano
Reggiano si rivelerà utile nei soggetti che necessitano di un apporto
nutrizionale completo, per esempio in caso di dimagrimento secondario ad
intenso lavoro muscolare, negli astenici, negli anemici, negli ipotesi e
demineralizzati. Utile anche in caso di caduta di capelli e di fragilità
ungueale. Controindicata solo nelle allergie. Come si prepara?
1. Indossate dei guanti (per evitare il contatto con le
sostanze urticanti) e selezionate circa 300 gr di foglie di ortica. Lavatele
accuratamente e lessatele in acqua bollente. Quando sono cotte e tenere,
solatele pigiando con un cucchiaio di legno per eliminare l’acqua. Tritatele finemente
e unitele a 150g di farina e 1 uovo.
2. Inizialmente impastate a mano, aggiungendo gradualmente
la farina per rendere l’impasto omogeneo e non umido. Successivamente stendete
l’impasto con un mattarello, creando delle sfoglie che verranno ripiegate a
fazzoletto e ristese per almeno 4-5 volte, spolverano spesso con la farina.
3. Lasciate riposare la sfoglia finale per 15 minuti.
Arrotolatela su se stessa e procedete al taglio per la realizzazione delle
fettuccine o delle tagliatelle.
4. Lessatene circa 150g a persona per pochi minuti in acqua
bollente salata. Scolate e saltate in padella in cu i in precedenza avete fatto
sciogliere 30 gr di burro. Completate con una spolverata di parmigiano
grattugiato.
PAPPARDELLE AI FUNGHI
I funghi associati alle pappardelle possiedono una
comprovata attività antitumorale e lassativa, ragion per cui saranno impiegati
in tutti i pazienti oncologici che non presentano le numerose controindicazioni
di questi alimenti. Nelle sindromi da ipercoagulabilità ematica, e nelle
poliglobulie, si potrà sfruttare la loro azione fluidificante ed emolitica
integrandoli in associazioni nutrizionali che sostengono l’attività epatica e
non aggravino il rene. Per il loro ridotto contenuto glicidico, le pappardelle
ai funghi si possono impiegare in una dieta dimagrante o nel diabete. Le controindicazioni riguarderanno le
sindromi emorragiche, le patologie organiche del fegato e del rene, la
dissenteria, le rettocolite ulcerosa e il morbo di Chron. Come si preparano?
1. In una casseruola lessate 150 gr (a persona) di
pappardelle all’uovo fresche.
2. In una padella di ferro, soffriggete uno spicchio d’aglio
in un fondo di olio evo. Aggiungete 150 gr di funghi crudi tagliati a fettine. L’immersione
nell’olio bollente creerà un film lipidico che bloccherà all’interno dell’alimento
tutti i nutrienti e la quantità di acqua di vegetazione necessaria a evitare l’eccessiva
disidratazione.
3. quando la pasta è al dente scolatela. Conservata un po’ d’acqua
di cottura e riversatele nella padella con i funghi.
4. Mantecate tutto a fuoco vivace fino ad ottenere una
salsina vellutata. A cottura ultimata salate quanto basta con sale marino fino
e aggiungete una manciata di prezzemolo fresco e un filo di olio evo crudo.
5. In caso di stipsi ostinata dopo chemioterapia, se non ci
sono difficoltà epatiche o renali, alle pappardelle ai funghi si potranno
aggiungere una melanzana ai ferri e una mela cruda con la buccia (o 4 prugne).
E voi siete amanti
della pasta fresca? Solitamente come la cucinate? Scrivetemi nei commenti
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