martedì 24 aprile 2018

La pasta fresca… fatta in casa vi farà innamorare! Ecco due ricette da provare!



A causa dell’incremento statistico delle intolleranze alla farina di frumento, sono reperibili in commercio numerose varietà di pasta fresca di ottima qualità, prodotte da grandi aziende o laboratori artigianali. In genere i disturbi provocati da questo tipo di prodotti sono inferiori rispetti a quelli causati dalla maggior parte delle paste secche, non certo per una ridotta percentuale di glutine, ma probabilmente per le minori alterazioni molecolari causate dai processi di lavorazione. Nei soggetti che se ne possono giovare è preferibile preparare la pasta fresca in casa, sia semplice con farina e acqua, sia con l’uovo. Si possono inoltre aggiungere alcune verdure come l’ortica o insaporirla con la borragine. Vediamo insieme due ricette.

TAGLIATELLE ALL’ORTICA

Oltre al ferro, al silicio, al calcio, al manganese e al potassio l’ortica contiene una quantità notevole di clorofilla (0,15 mg %) ed è uno dei pochi vegetali ricco di vitamina E (21,5 mg %), la cui funzione antiossidante  impedisce ai radicali e all’ossigeno di legarsi ai grassi. La pasta all’ortica condita con burro e Parmigiano Reggiano si rivelerà utile nei soggetti che necessitano di un apporto nutrizionale completo, per esempio in caso di dimagrimento secondario ad intenso lavoro muscolare, negli astenici, negli anemici, negli ipotesi e demineralizzati. Utile anche in caso di caduta di capelli e di fragilità ungueale. Controindicata solo nelle allergie. Come si prepara?
1. Indossate dei guanti (per evitare il contatto con le sostanze urticanti) e selezionate circa 300 gr di foglie di ortica. Lavatele accuratamente e lessatele in acqua bollente. Quando sono cotte e tenere, solatele pigiando con un cucchiaio di legno per eliminare l’acqua. Tritatele finemente e unitele a 150g di farina e 1 uovo.
2. Inizialmente impastate a mano, aggiungendo gradualmente la farina per rendere l’impasto omogeneo e non umido. Successivamente stendete l’impasto con un mattarello, creando delle sfoglie che verranno ripiegate a fazzoletto e ristese per almeno 4-5 volte, spolverano spesso con la farina.
3. Lasciate riposare la sfoglia finale per 15 minuti. Arrotolatela su se stessa e procedete al taglio per la realizzazione delle fettuccine o delle tagliatelle.
4. Lessatene circa 150g a persona per pochi minuti in acqua bollente salata. Scolate e saltate in padella in cu i in precedenza avete fatto sciogliere 30 gr di burro. Completate con una spolverata di parmigiano grattugiato.

PAPPARDELLE AI FUNGHI
I funghi associati alle pappardelle possiedono una comprovata attività antitumorale e lassativa, ragion per cui saranno impiegati in tutti i pazienti oncologici che non presentano le numerose controindicazioni di questi alimenti. Nelle sindromi da ipercoagulabilità ematica, e nelle poliglobulie, si potrà sfruttare la loro azione fluidificante ed emolitica integrandoli in associazioni nutrizionali che sostengono l’attività epatica e non aggravino il rene. Per il loro ridotto contenuto glicidico, le pappardelle ai funghi si possono impiegare in una dieta dimagrante o nel diabete.  Le controindicazioni riguarderanno le sindromi emorragiche, le patologie organiche del fegato e del rene, la dissenteria, le rettocolite ulcerosa e il morbo di Chron. Come si preparano?
1. In una casseruola lessate 150 gr (a persona) di pappardelle all’uovo fresche.
2. In una padella di ferro, soffriggete uno spicchio d’aglio in un fondo di olio evo. Aggiungete 150 gr di funghi crudi tagliati a fettine. L’immersione nell’olio bollente creerà un film lipidico che bloccherà all’interno dell’alimento tutti i nutrienti e la quantità di acqua di vegetazione necessaria a evitare l’eccessiva disidratazione.
3. quando la pasta è al dente scolatela. Conservata un po’ d’acqua di cottura e riversatele nella padella con i funghi.
4. Mantecate tutto a fuoco vivace fino ad ottenere una salsina vellutata. A cottura ultimata salate quanto basta con sale marino fino e aggiungete una manciata di prezzemolo fresco e un filo di olio evo crudo.
5. In caso di stipsi ostinata dopo chemioterapia, se non ci sono difficoltà epatiche o renali, alle pappardelle ai funghi si potranno aggiungere una melanzana ai ferri e una mela cruda con la buccia (o 4 prugne).

E voi siete amanti della pasta fresca? Solitamente come la cucinate? Scrivetemi nei commenti




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