Concludiamo il nostro approfondimento sulla pasta parlando
della pasta senza glutine. Le farine
senza glutine derivano da ingredienti che non contengono questa proteina. Ovviamente
potrebbero esserci problemi di contaminazione nelle fasi di preparazione della
farina, ed è e perciò meglio informarsi sulle condizioni di produzione e
imballaggio.
Nella pratica
quotidiana le varietà più utilizzate sono la pasta di mais e la pasta di grano
saraceno, mentre quella prodotta con farina
di riso ha un indice glicemico particolarmente elevato, per cui è
sconsigliabile in tutti gli individui a rischio di diabete.
La pasta di mais
è reperibile con facilità anche nei circuiti della grossa distribuzione e viene
utilizzata non solo negli individui intolleranti al glutine, ma anche quando è
necessario agevolare la funzione renale,
per esempio in caso di imbibizione tessutale.
Per quanto riguarda il grano
saraceno, nonostante il nome, esso non ha nulla a che fare con il grano. Deriva
dalla macinazione dei semi di una pianta, che non è neppure una graminacea ma
una poligonacea con stelo erbato ramificato, foglioline verdi e infiorescenze
rosa.
Chiamata grano saraceno in quanto ha poteri nutrizionali
simili al grano e perché pare sia stata introdotta dai turchi in tutto il
bacino del Mediterraneo. La farina di grano saraceno è priva di glutine, ha una
minore percentuale di proteine ma
contiene maggiori quantità di amido. Per questa ragione deve essere usata con
attenzione in tutti gli individui a rischio diabete o che riferiscano squilibri
della regolazione glicemica.
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