I molluschi sono invertebrati provvisti di
un corpo molle, in genere protetto da un guscio o una conchiglia (esterna, a
due valve o interna). Le valve devono presentarsi chiuse ed
apribili solo dopo aver reciso i muscoli adduttori. Una volta aperte bisognerà
valutare lo stato del liquido (più o meno abbondante) e il corpo dell’animale (che dovrà essere
lucente e di colore bianco-giallastro-arancio. Come riconoscere un mollusco non
più fresco quindi non più commestibile? Osservate se le valve sono socchiuse o
semi-aperte e se non si richiudono dopo essere state stimolate. Inoltre
noterete una sostanziale leggerezza e un suono vuoto alla percussione. Il liquido
potrà non essere più limpido o non esserci proprio e di conseguenza anche il
suo odore sarà sgradevole.
Tra i molluschi più comuni
troviamo le cozze, le vongole, i calamari, le seppie, le ostriche, i polpi, i
moscardini e i totani.
Cominciamo parlando delle cozze, un elemento ad alto contenuto
di sodio, fosforo, ferro. Ostriche, datteri di mare, tartufi, vongole, telline,
cannolicchi e cozze appartengono tutte alla classe dei molluschi lamellibranchi
o bivalvi, in quanto possiedono due pezzi di conchiglia connessi tra loro da un
legamento elastico, che ne permettono apertura e chiusura. Secernano una
sostanza grazie alla quale si fissano alle rocce o altri sostegno; per tale
motivo sono oggetto di una massiccia coltivazione artificiale che spesso avviene
in bacini inquinati o non controllati. Le cozze hanno una straordinaria
capacità di filtrare l’acqua e di trattenere i batteri. Per tale motivo prima
di cucinarle, o consumarle crude, è necessario farle riposare in acque pulite
ed eliminare quelle rimaste chiuse. Il liquido poi andrà filtrato per drenare
la sabbia ma sarà prezioso nella cottura.
Le vongole a differenza delle cozze
contengono una maggiore percentuale di iodio e calcio, sono ricche di sali
minerali. Tra le più diffuse e pregiate abbiamo la vongola verace e la vongola
vera (quest’ultima può raggiungere un diametro di 8 cm) che presenta un guscio
striato di colore giallastro, verdastro o grigio, spesso con macchie scure. La
vongola tipica dei nostri mari è grigia e di taglia inferiore. Vanno acquistate
vive e perfettamente chiuse. Vanno poi spazzolate a lungo, lavate accuratamente
e bisogna filtrare il liquido emesso poiché possono trattenere molta sabbia.
Come tutti i mitili potrebbero innescare reazioni allergiche.
Le ostriche vivono lungo le coste europee,
dal Mar Mediterraneo al Mare del Nord attaccandosi con una delle due valve alle
rocce marine nutrendosi di sostanze organiche sospese nell’acqua. L’ostrica ha
una conchiglia con una valva inferiore arrotondata, ovale, lamellare, di colore
bianco o giallino e con sfumature verdastre o violacee. Trattandosi di
molluschi che per esigenze nutrizionali filtrano una notevole quantità d’acqua,
se allevate in acque inquinate possono essere veicolo di malattia di origine
batterica. Dovrebbero essere depurate prima di essere immesse sul mercato. Sono
dotate di uno straordinario patrimonio nutrizionale utile nei deficit della
libido ma anche per sostenere e stimolare la vigilanza neuro-psichica.
Siete amanti dei molluschi?
Continuate a seguirci per scoprire delle sane e gustose ricette!
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