Continuiamo a parlare della nostra amata pasta! Ebbene sì,
queste due ricette tipiche della tradizione italiana rappresentano due piatti a
base di pasta non solo nutrienti ma anche buonissimi e semplicissimi da
preparare. Noterete che sono particolarmente indicati in presenza di
determinate patologie o trattamenti farmacologici, pertanto risulteranno un
vero e proprio toccasana.
CARBONARA
La pasta alla carbonara è adatta a chiunque non soffra di
patologie organiche epato-colecistiche, ma che necessiti di una sollecitazione
metabolica e di un consistente apporto nutrizionale ed iperproteico. È un
piatto che andrà benissimo per adolescenti
in accrescimento (soprattutto in deficit di sviluppo ormonale maschile o
ginecomastia), sportivi, individui astenici o deproteinizzati. Il carico glicemico
bilanciato dalle proteine e dai lipidi e dall’intensa stimolazione epatica
rendono la preparazione idonea nel trattamento del diabete e delle ipercolesterolemie.
Le controindicazioni riguardano le allergie, il dismetabolismo lipidico, la
calcolosi biliare e le patologie organiche del fegato, oltre alle cefalee di
origine digestive. Come si prepara una carbonara perfetta?
1. Fate
cuocere in una casseruola 50-70 grammi (a persona) di pasta secca in acqua
bollente salata;
2. Tagliate
delle listarelle o cubetti di guanciale;
3. In
una padella versate 2 cucchiai d’acqua, aggiungete il guanciale e cuocete a
fuoco minimo. Man mano che l’acqua evaporerà si libereranno i lipidi contenuti nella
carne di maiale. Una volta rosolato il guanciale spegnete la fiamma;
4. Anche
se la ricetta originale non lo prevede, se desiderate potete aggiungere al
guanciale aglio o cipolla tritata;
5. Sbattete
1 uovo in una ciotola e aggiungete due manciate di pecorino romano (se non lo
gradite potete optare per il Parmigiano Reggiano)
6. Scolate
la pasta cotta al dente conservando una tazzina di acqua di cottura. Riversate
la pasta nella casseruola e aggiungete il mix di guanciale e formaggio e l’uovo
sbattuto;
7. È
importante essere rapidi per garantire la cottura dell’uovo al solo calore
della pasta. Girate con un mestolo di legno e aggiungete qualche goccia d’acqua,
salando e pepando alla fine se necessario.
PASTA ALL’ARRABBIATA
Probabilmente non ve lo sareste mai aspettato ma questo piatto
di pasta è particolarmente indicato durante i trattamenti di chemioterapia grazie al sostegno epatico
dei carboidrati della pasta e alla specifica modalità di cottura del pomodoro
che sarà terapeuticamente efficace per attivare le funzioni digestive e
detossicanti del fegato. La pasta all’arrabbiata, infatti, si rivela una
soluzione ideale in caso di congestione
del circolo venoso-portale, con rallentamento
digestivo, flatulenza ed emorroidi. Infatti il peperoncino funziona
da cicatrizzante e mummificante su lesioni locali, insieme all’aglio che grazie
all’azione antibatterica, eviterà il rischio di ascessi. Per il marcato stimolo
epatico di questa preparazione, potrà essere impiegata in una dieta dimagrante, nella stipsi e nel diabete. Controindicazioni solamente
nell’ipertensione arteriosa e nelle patologie renali severe. Come si prepara
una perfetta pasta all’arrabbiata?
1. Fate
soffriggere e imbiondire in una padella 1 spicchio d’aglio con 3 cucchiai di
olio extravergine d’oliva;
2. Aggiungete
3 pomodori San Marazno tagliati a cubetti piccoli (o in alternativa 10 pomodorini
pachino tagliati a metà) coprendo tutto l’olio bollente e fate cuocere finché
non saranno destrutturati. Fate attenzione che l’olio sia ben caldo poiché solo
in questo modo i pomodori si disidrateranno liberando tutto il licopene, una
sostanza antiossidante e antitumorale contenuta nella buccia;
3. Nel
frattempo in una casseruola fate cuocere in acqua bollente salata 50-70 grammi
di pasta secca (a persona) o 150 gr di pasta fresca (a persona);
4. A
cottura ultimata scolate la pasta e saltatela in padella con il sughetto a
fiamma vivace per una ventina di secondi;
5. A
fiamma spenta aggiungete del peperoncino fresco tritato. In questo modo senza
il calore eccessivo della fiamma si manterrà il colore vivace e soprattutto il
contenuto di capsaicina e di vitamina C non si altereranno.
E voi quale piatto di
pasta preferite tra carbonara e arrabbiata? Scrivetemi nei commenti!
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