lunedì 29 ottobre 2018

Due ricette tipiche e salutari: carbonara e pasta all’arrabbiata



Continuiamo a parlare della nostra amata pasta! Ebbene sì, queste due ricette tipiche della tradizione italiana rappresentano due piatti a base di pasta non solo nutrienti ma anche buonissimi e semplicissimi da preparare. Noterete che sono particolarmente indicati in presenza di determinate patologie o trattamenti farmacologici, pertanto risulteranno un vero e proprio toccasana.



CARBONARA


La pasta alla carbonara è adatta a chiunque non soffra di patologie organiche epato-colecistiche, ma che necessiti di una sollecitazione metabolica e di un consistente apporto nutrizionale ed iperproteico. È un piatto che andrà benissimo per adolescenti in accrescimento (soprattutto in deficit di sviluppo ormonale maschile o ginecomastia), sportivi, individui astenici o deproteinizzati. Il carico glicemico bilanciato dalle proteine e dai lipidi e dall’intensa stimolazione epatica rendono la preparazione idonea nel trattamento del diabete e delle ipercolesterolemie. Le controindicazioni riguardano le allergie, il dismetabolismo lipidico, la calcolosi biliare e le patologie organiche del fegato, oltre alle cefalee di origine digestive. Come si prepara una carbonara perfetta?
1.     Fate cuocere in una casseruola 50-70 grammi (a persona) di pasta secca in acqua bollente salata;

2.     Tagliate delle listarelle o cubetti di guanciale;

3.     In una padella versate 2 cucchiai d’acqua, aggiungete il guanciale e cuocete a fuoco minimo. Man mano che l’acqua evaporerà si libereranno i lipidi contenuti nella carne di maiale. Una volta rosolato il guanciale spegnete la fiamma;

4.     Anche se la ricetta originale non lo prevede, se desiderate potete aggiungere al guanciale aglio o cipolla tritata;

5.     Sbattete 1 uovo in una ciotola e aggiungete due manciate di pecorino romano (se non lo gradite potete optare per il Parmigiano Reggiano)

6.     Scolate la pasta cotta al dente conservando una tazzina di acqua di cottura. Riversate la pasta nella casseruola e aggiungete il mix di guanciale e formaggio e l’uovo sbattuto;

7.     È importante essere rapidi per garantire la cottura dell’uovo al solo calore della pasta. Girate con un mestolo di legno e aggiungete qualche goccia d’acqua, salando e pepando alla fine se necessario.



PASTA ALL’ARRABBIATA


Probabilmente non ve lo sareste mai aspettato ma questo piatto di pasta è particolarmente indicato durante i trattamenti di chemioterapia grazie al sostegno epatico dei carboidrati della pasta e alla specifica modalità di cottura del pomodoro che sarà terapeuticamente efficace per attivare le funzioni digestive e detossicanti del fegato. La pasta all’arrabbiata, infatti, si rivela una soluzione ideale in caso di congestione del circolo venoso-portale, con rallentamento digestivo, flatulenza ed emorroidi. Infatti il peperoncino funziona da cicatrizzante e mummificante su lesioni locali, insieme all’aglio che grazie all’azione antibatterica, eviterà il rischio di ascessi. Per il marcato stimolo epatico di questa preparazione, potrà essere impiegata in una dieta dimagrante, nella stipsi e nel diabete.  Controindicazioni solamente nell’ipertensione arteriosa e nelle patologie renali severe. Come si prepara una perfetta pasta all’arrabbiata?


1.     Fate soffriggere e imbiondire in una padella 1 spicchio d’aglio con 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva;

2.     Aggiungete 3 pomodori San Marazno tagliati a cubetti piccoli (o in alternativa 10 pomodorini pachino tagliati a metà) coprendo tutto l’olio bollente e fate cuocere finché non saranno destrutturati. Fate attenzione che l’olio sia ben caldo poiché solo in questo modo i pomodori si disidrateranno liberando tutto il licopene, una sostanza antiossidante e antitumorale contenuta nella buccia;
3.     Nel frattempo in una casseruola fate cuocere in acqua bollente salata 50-70 grammi di pasta secca (a persona) o 150 gr di pasta fresca (a persona);
4.     A cottura ultimata scolate la pasta e saltatela in padella con il sughetto a fiamma vivace per una ventina di secondi;

5.     A fiamma spenta aggiungete del peperoncino fresco tritato. In questo modo senza il calore eccessivo della fiamma si manterrà il colore vivace e soprattutto il contenuto di capsaicina e di vitamina C non si altereranno.



E voi quale piatto di pasta preferite tra carbonara e arrabbiata? Scrivetemi nei commenti!

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